NAPOLI – Sono ore cruciali queste per il centrodestra, che a breve dovrà scoprire definitivamente le carte e confermare il pieno sostegno al candidato al Comune di Napoli Catello Maresca.
La riserva dovrebbe essere sciolta già domani: il tempo stringe, e i leader nazionali non hanno più voglia di giocare a ‘simbolo sì-simbolo no’ finora portato avanti dal magistrato. Maresca è stato comunque messo nelle condizioni di dover accettare una volta e per tutte il sostegno politico dei partiti, che, e su questo sono tutti uniti, non correranno alle elezioni rinunciando al simbolo.
Discorso portato avanti in particolare da Giorgia Meloni, che ancora oggi resta misteriosa sulle decisioni che a breve prenderà. Pur di portare al voto Fratelli d’Italia col suo simbolo, la leader ha infatti ‘minacciato’ Maresca presentando già l’alternativa in caso di mancato accordo col magistrato, nella persona di Sergio Rastrelli. L’avvocato penalista attende con pazienza l’evolversi del dialogo, e intanto, come detto a ‘Cronache’, si è detto pronto a scendere in campo.
Ma gli è stato puntualmente chiesto un passo indietro e Ignazio La Russa ha confermato che ci sarà spazio anche per lui. Tanti i tentativi in extremis per tenere insieme la coalizione intorno al nome di Maresca, con il quale l’accordo sembra ormai quasi chiuso. Accordo che vedrà seduti intorno allo stesso tavolo quasi sicuramente Fratelli d’Italia e Forza Italia, che, appunto, manterranno il simbolo. “Credo che martedì si possa risolvere ogni dubbio e partire con la campagna elettorale anche per Milano, Bologna e Napoli”, ha infatti confermato il vicepresidente e coordinatore nazionale di Fi Antonio Tajani.
Il discorso cambia per quanto riguarda la Lega. Al Carroccio non conviene per nulla presentarsi a Napoli mantenendo il simbolo. Si sa che la Lega non ha mai attecchito bene in città, motivo per il quale con grande probabilità, il leader nazionale Matteo Salvini sarà forse l’unico a sostenere Maresca rinunciando al simbolo per evitare, appunto, figuracce.
Anche per la Lega, comunque, la decisione dovrebbe arrivare a stretto giro. “Ho chiamato gli amici del centrodestra a Roma perché ormai ci sono poche città in cui la squadra va completata, fra cui Milano, Bologna e Napoli”, ha detto un impaziente Salvini, dal quale quindi si attendono novità entro domani. Al di là dei valzer intorno a lui, Maresca, a questo punto, non può più portare avanti il discorso di una candidatura civica, a meno di uno strappo finale a sorpresa. La partita è quasi chiusa: l’unica alternativa che gli resterebbe sarebbe il ritiro della candidatura.