NAPOLI – Un uomo italiano su due non pratica attività sportiva e tra chi lo fa, il 26% si dedicata allo sport meno di tre volte a settimana. È quanto emerge da una ricerca condotta dall’Ipsos su 1400 intervistati per conto della Fondazione Pro-Benessere al maschile. I dati sono stati presentati a Napoli nel corso dell’evento “AndroDay. Percorsi di salute al maschile”, promosso dalla Fondazione in occasione della Giornata Internazionale dell’Uomo.
Dati allarmanti
La percentuale massima di chi non fa sport si raggiunge fra coloro che hanno la licenza media o titolo inferiore (61% rispetto alla media del 51%). Quella di chi fa sport più di tre volte a settimana è invece tra quanti hanno la laurea (29% rispetto alla media del 23 per cento. Palestra (36%), corsa (27%) e calcio (25%) sono di gran lunga le attività sportive più praticate. Davanti a nuoto (14%), ciclismo (11%), tennis (8%).
Meglio la poltrona
Nell’ambito lavorativo a preoccupare sono i cosiddetti sedentari volontari, ovvero coloro che restano seduti anche se fanno pause durante il lavoro.
Sono il 22% dei lavoratori intervistati e oltre a ‘non muoversi’ dalla propria postazione. Uomini poco attenti all’alimentazione e all’assunzione di acqua e poco soddisfatti della vita sentimentale. Più spesso si tratta di lavoratori autonomi.
I buoni stili di vita a tavola
La ricerca traccia anche il profilo dell’italiano attento a ciò che mangia: laureato, residente nel Nord-Ovest, in comuni di medie dimensioni, di età compresa tra i 55 e i 70 anni, rappresenta il 26% degli intervistati. Questo tipo di persona si caratterizza per rigore nel consumo di frutta e verdura (tutti i giorni), alterna il consumo di pesce e carne, limita al minimo snack e cibo da fast food. La regina della tavola si conferma la pasta che viene consumata quotidianamente dal 68% degli intervistati.