Roma (LaPresse) – “A vent’anni dalla precoce perdita di Lucio Battisti, figura indimenticabile della musica leggera italiana del secondo novecento, desidero ricordarne lo spessore artistico, la fervida creatività e le intuizioni geniali che hanno dato vita a opere intramontabili”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla signora Grazia Letizia Veronese Battisti, vedova del cantate scomparso 20 anni fa.
“Fin dagli esordi impresse un impulso innovativo al linguaggio musicale del nostro Paese, sperimentando sonorità suggestive e stili assai diversi. Il suo straordinario talento, insieme alla costante e rigorosa ricerca di evoluzioni espressive, lo hanno consacrato come un punto di riferimento nel panorama musicale italiano. Superando, nonostante la sua natura schiva e riservata, i confini nazionali.
Autentico precursore e interprete delle emozioni, delle inquietudini e dei mutamenti sociali e culturali di un’epoca ha influenzato generazioni di cantautori. Con questo spirito, rivolgo a lei, a suo figlio Luca e a tutti i familiari, sentimenti di ideale partecipazione”.
Su Rai Storia il programma ‘Il giorno e la storia’ omaggia il genio di Lucio Battisti
Dal suo sodalizio con Mogol nascono, a partire dagli anni ’60, molte delle più belle canzoni della musica leggera italiana. Nel 1966 esce il suo primo 45 giri da solista, che comprende ‘Per una lira’ e ‘Dolce di giorno’. La consacrazione arriva con il festival di Sanremo del 1969, al quale Battisti partecipa con ‘Un’avventura’. Gli anni ’70 vedranno Battisti al culmine della popolarità: per quasi un decennio i suoi album sono costantemente in cima alle classifiche di vendita. Nel 1976 annuncia a sorpresa il ritiro dalle scene e, negli anni ’80, interrotto il sodalizio con Mogol, Battisti si allontana sempre di più dal pubblico.