Di Denise Faticante
ROMA (LaPresse) – Dopo una lunga rincorsa, Matteo Salvini lunedì verrà ricevuto dal presidente della Repubblica al Quirinale. Alla fine, forse, il vicepremier e ministro dell’Interno ha capito che per farsi aprire la porta del Colle doveva cambiare toni e temi. E così è stato: giorno dopo giorno, le sue uscite sono diventate via via più serene. Niente più “attacco alle democrazia”, dopo la sentenza della Cassazione che condanna la Lega a risarcire lo Stato di 49 milioni di rimborsi elettorali, ma volontà o bisogno di “parlare con il presidente delle tante cose belle che stiamo facendo”.
Cambiata, almeno a parole, la finalità ecco che il Quirinale annuncia che alle 12 ci sarà l’incontro. Ma la precisazione punta a sottolineare che il capo dello Stato non è disponibile a farsi coinvolgere in polemiche contro la magistratura. Infatti si legge che “sono, ovviamente, escluse dall’oggetto del colloquio valutazioni o considerazioni su decisioni della magistratura”.
Nel frattempo le polemiche seguite alla sentenza del Palazzaccio si sono irrobustite a seguito delle parole del sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone che ha auspicato la cancellazioni delle correnti “soprattutto di sinistra” della magistratura
Nonostante il ‘pacchetto’ sia corposo, Salvini, in linea con il Colle, scrive che “Lunedì a mezzogiorno incontrerò Mattarella. Avrò il piacere di spiegargli le tante cose fatte nel mio primo mese da ministro, per mantenere le promesse, per difendere i confini, per proteggere gli italiani e riportare ordine, rispetto e tranquillità in Italia”. L’hashtag finale, #Primagliitaliani, connota e delinea il senso dell’incontro.
Mattarella, dunque, perimetrerà il faccia-a-faccia. Anche se il leader della Lega potrebbe mettere sul tavolo, comunque, la situazione dei fondi della Lega. Dall’altra parte, troverà certamente un presidente che si limiterà all’ascolto.