MILANO – “È tempo di riprendere un percorso ritmato della scuola che preveda una prova di italiano nazionale e una seconda prova fatta dalle commissioni interne che potranno graduare esattamente sulla base delle situazioni specifiche, perché i ragazzi di Napoli hanno avuto la metà della presenza e non c’è nulla di più disuguale che fare forme uguali in situazioni diverse”. Lo dice in una intervista a La Stampa Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione.
“Non dimentichiamo com’è cambiata la situazione pandemica. Tutti, a livello mondiale, eravamo convinti a marzo dell’anno scorso che non ci sarebbe stata un’altra ondata, invece c’è stata una nuova ondata e poi un’altra ancora – afferma – Contemporaneamente abbiamo allargato la diffusione del vaccino. Ci troviamo di fronte a una situazione che cambia di continuo ma anziché sottolineare questi cambiamenti perché non diciamo che come Paese abbiamo dimostrato di saper seguire e a volte anche anticipare queste situazioni così incerte? Mettiamola in positivo: un Paese come il nostro,con le difficoltà che abbiamo, è stato in grado di rispondere a una richiesta di vaccino in modo così pronto”.
“Sono disponibile a una riorganizzazione della scuola. Le sei riforme del Pnrr, su cui sono disposto a discutere, sono i pilastri di un ripensamento profondo della scuola e quindi anche dell’esame di maturità. Gli studenti sono da tempo avversi a un’idea di un esame finale per prove. Questo richiede una riforma che deve passare per il Parlamento ma io sono del tutto pronto”, sottolinea.
(LaPresse)