MILANO – Anche per l’esame di Stato 2021 si è deciso di replicare la formula di emergenza adottata dodici mesi fa: niente prove collettive ma solo un colloquio orale, un po’ più corposo rispetto a quello tradizionale. Per il secondo anno consecutivo la vigilia della Maturità non sarà così animata dagli inviti a non usare smartphone (e dispositivi tecnologici in genere) per aiutarsi nelle prove scritte, o a evitare di cercare le tracce online (che, tanto, non sarebbe possibile trovare). Ciò però non vuol dire che non sia necessario mettere in guardia gli studenti contro le consuete ‘fake news’, che hanno comunque terreno fertile.
A cambiare, semmai, è la possibile fonte delle false piste: l’indiziato numero uno, stavolta, è il protocollo da osservare per svolgere la prova in sicurezza a scuola. Un elenco di regole che, seppur non troppo diverso da quello che ha permesso di far sostenere in presenza l’esame 2020, sta mandando in confusione tantissimi maturandi. Proprio questo, perciò, sarà il tema centrale di ‘Maturità al sicuro’, la tradizionale campagna di sensibilizzazione che la polizia postale e delle comunicazioni porta avanti, per il quattordicesimo anno consecutivo, assieme al portale Skuola.net.
A restare immutato nel tempo, invece, è – si legge in una nota – l’obiettivo dell’iniziativa: contrastare, attraverso la corretta informazione, il propagarsi di notizie errate, bufale e leggende metropolitane. I dettagli del protocollo, peraltro, sono stati ufficializzati solo alla fine di maggio, dando poco tempo ai ragazzi di ‘studiarselo’ per bene. Il rischio di fare passi falsi il giorno della prova è dunque concreto e diffuso.
(LaPresse)