NAPOLI – Le ultime operazioni portate a termine dai carabinieri e dagli agenti di polizia hanno inferto duri colpi ai Mazzarella. Nelle ultime settimane la cosca, che sino a poco tempo fa era considerata come il cartello criminale in possesso della potenza di fuoco più alta, delle risorse economiche più significative e del maggior numero di affiliati, ha iniziato a perdere consistenza. D’altra parte la storia della camorra è piena di clan che raggiungono l’apice e poi iniziano un lento declino. Ancora non è dato sapere se questo possa essere anche il destino dei Mazzarella. Quello che è emerso, invece, riguarda le difficoltà con cui il cartello criminale sta cercando di difendere i territori conquistati negli anni con la strategia del terrore.
Scenari mutevoli
Secondo informazioni in possesso degli investigatori, sembrerebbe che gli scenari stiano mutando a Forcella e alla Maddalena, da sempre territori nel mirino dei Contini. La cosca del Vasto ha intuito il momento di impasse dei rivali e sta progettando l’avanzata nel centro storico di Napoli. C’è da ricordare che i Contini sono parte integrante dell’Alleanza di Secondigliano, un cartello criminale a cui dalla nascita hanno aderito anche i Licciardi e i Mallardo. Secondo le informazioni in possesso dei militari dell’Arma e degli agenti di polizia incaricati a far luce sugli scenari camorristici nel capoluogo, sembrerebbe che a trainare l’Alleanza in questi mesi siano i Contini.
Il business dei parcheggiatori
Inoltre il clan del Vasto non ha mai mollato gli occhi sulla Maddalena e su Forcella, considerati dal gruppo malavitoso come una miniera d’oro per lo spaccio di stupefacenti e per gli altri business illeciti. Tra questi la presenza dei parcheggiatori abusivi. A far scattare la spia dell’avanzata dei Contini è stata proprio un’aggressione portata a termine nei confronti dei posteggiatori al soldo dei Mazzarella. Picchiati e invitati a lasciare la Maddalena, i parcheggiatori abusivi messi al lavoro dal clan hanno riferito al cartello criminale l’accaduto. Ma il clan non ha potuto ribattere all’invasione di campo dei Contini, perché investito dai 24 arresti effettuati dai militari dell’Arma proprio una settimana fa. A Forcella la strada è spianata, anche perché da settimane non c’è più traccia dei nuovi Giuliano, anche loro messi alle strette dalle retate delle forze dell’ordine.
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