Milano, 27 set. (AWE/LaPresse) – Con l’uscita di Financière du Perguet (gruppo Bolloré) dall’accordo per la partecipazione al capitale di Mediobanca, si anticipa la scadenza del patto che sarebbe terminato naturalmente il 31 dicembre 2019. Senza il 7,9% del capitale del gruppo francese, la quota vincolata, finora al 28,5% del capitale, scende sotto la soglia del 25% facendo scattare la decadenza dell’accordo. Per questa mattina è prevista in Piazzetta Cuccia una riunione del patto per valutare la situazione. L’uscita di Vincent Bollorè dal patto di Piazzetta Cuccia ha colto tutti di sorpresa. Secondo quando si apprende il finanziere avrebbe mandato ieri una lettera al presidente del patto, Angelo Casò, per anticipare l’annuncio di questa mattina. Con il patto sotto il 25%, in scadenza a fine anno, gli ormai ex pattisti avranno tre mesi, fino a fine anno, per discutere la situazione.
Perciò
Quella di oggi, probabilmente, sarà solo una riunione interlocutoria, che prenderà atto dell’uscita di Bollorè. Fonti vicine al dossier ritengono possibili due ipotesi. Una è quella di Mediobanca che diventi una public company, totalmente contendibile, e l’altra è quella di un patto più leggero, probabilmente di sola consultazione. Nei mesi scorsi si era parlato di una possibile uscita dal patto di Unicredit, guidata da un altro francese, il ceo Jean Pierre Mustier. Ad aprire le danze in assoluto era stata la famiglia Pesenti, che aveva già annunciato che avrebbe svincolato il suo 0,98% legato all’accordo. Naturalmente si trattava di una quota troppo piccola per far scattare il liberi tutti. La scadenza per comunicare un’uscita anticipata dal patto era il 30 settembre.