Gerusalemme, 1 set. (LaPresse/AFP) – La cantante americana Lana Del Rey rinvia il suo concerto in Israele, non essendo riuscita a organizzarne uno anche “in Palestina”. L’annuncio della musicista è arrivato a sorpresa, dopo che è stata criticata da fan e attivisti per i diritti dei palestinesi. Questi contro l’occupazione dei Territori da parte di Israele. “E’ importante per me esibirmi sia in Palestina sia in Israele, trattando tutti i miei fan allo stesso modo”. Questo ha affermato Del Rey, il cui concerto era programmato il 7 settembre al Meteor Festival, nel kibbutz Lehavot Habashan. “Sfortunatamente non è stato possibile fissare entrambe le visite con un preavviso così breve”. Così ha scritto l’artista su Twitter, “quindi rinvio la mia presenza al Meteor Festival sino a quando potrò programmare visite sia per i miei fan israeliani sia per quelli palestinesi”.
la decisione
Sulla 33enne è stata forte la pressione dei sostenitori della campagna globale Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (Bds), che si oppone all’occupazione isrraeliana. Una petizione che afferma il suo concerto avrebbe “coperto gravi violazioni dei diritti umani” e chiede la cancellazione dello spettacolo è stato firmato da 14.500 persone. In precedenza, la musicista aveva difeso la decisione di esibirsi in Israele, affermando che “la musica sia universale e debba essere usata per unire” e che il concerto non sarebbe stato “una dichiarazione politica o un impegno nella politica locale”. Gli organizzatori del festival hanno reagito alla cancellazione: “Apprezziamo molto il modo in cui ha usato Meteor per attirarsi l’attenzione della stampa”, la manistazione si terrà comunque “con lo stesso tostissimo mix di talenti locali e internazionali”. Nel 2014 Del Rey aveva cancellato uno spettacolo in programma a Tel Aviv, a causa della guerra tra Israele e i militanti palestinesi a Gaza. Vari musicisti attivi in politica hanno annullato esibizioni nello Stato ebraico in anni recenti, tra cui Lauryn Hill ed Elvis Costello.