Meloni e Berlusconi, incontro per la tregua. “La sinistra si metta l’anima in pace”

Foto Cecilia Fabiano / LaPresse

ROMA – Incontro per la pace previsto per oggi pomeriggio alle 16 tra Giorgia Meloni, futura premier e il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Un faccia a faccia che si terrà in via Della Scrofa a Roma, sede di Fratelli d’Italia dopo i dissapori dei giorni scorsi che avrebbero potuto portare ad importanti fratture all’interno del nuovo esecutivo.

Le trattative

Ovvio che sul tavolo ‘della pace’ ci sarà l’assegnazione di alcuni Ministeri. Forza Italia se n’è visti assegnare già quattro finora, fra cui gli Esteri ad Antonio Tajani. Voci di corridoio raccontano che il Ministero della Giustizia potrebbe assurgere a punto di incontro: la futura premier vorrebbe assegnarlo all’ex magistrato Carlo Nordio, ma un accordo non sarebbe da escludere con l’assegnazione del Viminale a Forza Italia. E comunque l’sito della trattativa non potrà non tenere conto delle richieste di Salvini che penserebbe di assegnare il Ministero degli Interni ad un suo uomo, dopo essersi assicurato il Mef con Giancarlo Giorgetti. Ma la data del 25 ottobre si avvicina e i giochi non sono ancora del tutto pronti.

Possibili accordi

Intanto all’indomani dell’esclusione dal nuovo esecutivo, la forzista Licia Ronzulli guarda altrove: l’ipotesi sarebbe quella dell’assegnazione del gruppo al Senato con un azzurro a lei vicino, Giorgio Mulè alternativa a Barelli per Montecitorio. Nella formazione del nuovo governo sembra scontato che FdI punti al Ministero della Difesa con Adolfo Urso, al Mise con l’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato, oltre che alla Transizione ecologica, Famiglia e Cultura. Per quanto concerne invece il Ministero del Lavoro, appare fattibile l’ipotesi di Marina Calderone, presidente dell’Ordine dei consulenti del Lavoro a cui andrebbe anche il non facile onere di riformare le pensioni, scalciando così la Fornero.

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