MILANO – Avvio positivo per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una lieve crescita dello 0,26%, l’Ftse It All-Share un aumento dello 0,27%. Tra i titoli principali di Piazza Affari, sempre molto bene Leonardo (+3,6%) dopo la commessa negli Usa, in crescita le banche (Unicredit +2%, Intesa +1,3%), co
Borse europee
Mercati azionari del vecchio Continente in lievissimo. Bene anche Milano rialzo nei primi scambi, con Londra e Parigi che salgono dello 0,2% e Francoforte più cauta. Milano ha accelerato rispetto alla partenza e sale dell’1% con l’indice Ftse Mib spinto anche dal chiaro allentamento della tensione sui titoli di Stato italiani e lo spread rispetto alla Germania a quota 232.
Euro
Euro poco mosso all’avvio dei mercati. La moneta unica scambia a 1,175 dollari (+0,06%). In Asia lo yen cede e finisce ai minimi dei due mesi rispetto al biglietto verde a quota 112,98, per poi recuperare qualche posizione a 112,8. Rispetto all’euro è in calo a 132,5
Borse asiatiche
I mercati asiatici e dell’area del Pacifico chiudono la loro giornata senza una direzione precisa, con qualche Borsa (Hong Kong e Seul) chiusa per festività. I listini cinesi sono deboli sulle incertezze del commercio mondiale (Shanghai e Shenzhen nel finale di seduta cedono lo 0,7%) mentre Tokyo ha chiuso con l’indice Nikkei 225 in rialzo dello 0,29%. Sidney, dove sono quotati diversi titoli che possono anticipare l’avvio dei loro settori in Europa, ha concluso piatta, mentre qualche acquisto si registra sulla Borsa di Singapore, in aumento nel finale dello 0,6%. Piatti i futures sull’avvio dei mercati finanziari europei.
Oro giallo
Prezzo dell’oro in calo sui mercati. Il metallo con consegna immediata cede lo 0,7% a 1199 dollari l’oncia. I mercati guardano alla riunione della Federal reserve questa settimana.
Oro nero
Prezzo del petrolio ancora in rialzo sui mercati sulla spinta dell’arrivo delle sanzioni Usa all’Iran che l’Opec, nonostante le richieste esplicite del presidente Trump, non vuole bilanciare con un aumento della produzione. Il greggio Wti sale così dello 0,39% a 72,3 dollari al barile mentre il Brent aggiorna al rialzo i massimi dal novembre 2014 toccati già ieri e scambia ora a 81,6 dollari (+0,5%). Per alcuni analisti citati dalla Bloomberg tuttavia è difficile che il greggio possa arrivare a quota 100 dollari come stimato da alcuni.