MOSCA – Il match di cartello tra Spagna e Portogallo è stato il primo incontro di livello della kermesse russa. In attesa delle gara da ‘dentro o fuori’, i gironi potrebbero ancora riservare spettacolo e sorprese con l’esordio nelle altre big della manifestazione. Una delle favorite, l’Argentina di Leo Messi, scenderà in campo oggi alle 15. La gara dell’Albiceleste contro l’Islanda rappresenta il clou di oggi. Alle 12 sarà invece di scena la Francia di Antoine Griezmann contro l’Australia. Meno attraente la partite delle 21 tra Croazia e Nigeria.
Messi all’ultimo appello
Quello iniziato giovedì con la rotonda vittoria della Russia sull’Arabia Saudita sarà in tutta probabilità l’ultimo mondiale di Messi. L’asso argentino, dopo il tris di finali consecutive persi con la sua nazionale, vuole scacciare i fantasmi e dimostrarsi finalmente decisivo anche con l’Argentina. Nel 2014 la Pulce partì con 3 gol nelle prime 3 gare del girone, prima di eclissarsi dai quarti di finale in poi. Il confronto con la matricola islandese appare come il classico ‘Davide contro Golia’, ma le insidie non mancheranno. Dopo l’exploit europeo di due anni fa i ragazzi di Hallgrímsson hanno dettato legge anche nel girone eliminatorio. La sensazione è quella che per avere la meglio dei rocciosi e disciplinati avversari, agli argentini servirà la migliore ispirazione. Sanpaoli dovrebbe schierare in avanti Aguero, supportato dal tridente Di Maria-Messi-Pavon. Dal 1′ anche gli ‘italiani’ Fazio e Biglia.
La Francia per il riscatto
Arrivata al Mondiale con 23 punti (gli stessi dell’Italia) nel girone di qualificazione che comprendeva anche al Svezia, la Francia di Deschamps vanta forse la rosa più forte del torneo. Con top player del calibro di Griezmann, Mbappe, Pogba, Matuidi, Payet e Varane, i Galletti vantano una completezza e una possibilità di scelta senza pari. A casa sono rimasti campioni del calibro di Benzema e Martial. La delusione dell’Europeo casalingo perso in finale contro il Portogallo avrà caricato a pallettoni i transalpini. L’impegno contro l’Australia, in questo senso, non dovrebbe presentare particolari difficoltà tecnica. Più che l’undici schierato da van Marwijk, la Francia dovrà temere i propri fantasmi, in attesa che il campionissimo dell’Atletico Madrid risulti decisivo anche in Nazionale. Apprensione, intanto, per le condizioni di Mbappe, uscito malconcio in allenamento dopo uno scontro con Rami. La punta del Psg non dovrebbe essere rischiata.
La Croazia in autogestione
A proposito di ‘ultime chance’ mondiali, anche la generazione d’oro croata vedrà nel torneo in corso l’ultima grande opportunità per affermarsi. L’obiettivo di Modric e compagni è probabilmente quello di ripetere i fasti di Francia ’98. Il terzo posto rappresenta ad oggi il miglior risultato ottenuto dai balcanici. Per farlo la federazione ha affidato la guida tecnica a Dalic, vice di Cacic, esonerato proprio alla vigilia dello spareggio decisivo contro l’Ucraina. La sostanziale ‘autogestione’ di cui potrà quindi godere la squadra avrà il compito di responsabilizzare l’intero gruppo. Il mix di giovani di belle speranze (Kovavic, Bradaric, Rebic, Jedvaj) e senatori affermati (oltre a Modric ci sono Rakitic, Perisic e Mandzukic) potrebbe risultare un giusto equilibrio per arrivare lontano. Sul proprio cammino i croati troveranno la Nigeria di Simy, il bomber del Crotone che ha conquistato un posto in Russia malgrado la retrocessione. Oggettivamente troppo poco per pensare di impensierire i più quotati avversari.