MILANO – Un ragazzo di 18 anni, le cui iniziali sono B.F. È stato fermato per l’omicidio di Massimo Canfora, il netturbino di 56 anni trovato morto nel suo appartamento di Letojanni. L’uomo era coperto di sangue e sul suo corpo c’erano numerosi segni di arma da taglio.
Le indagini hanno messo i carabinieri della compagnia di Taormina sulle tracce di un giovane che era stato notato mentre si allontavana velocemente dall’abitazione della vittima poco prima dell’arrivo dei soccorsi. I militari sono riusciti a risalire all’identità del 18enne che è stato rintracciato, dopo poco, presso la sua abitazione di Letojanni, con una vistosa ferita di arma da taglio sulla mano, ancora sanguinante. In casa c’erano dei vestiti sporchi di sangue, che sono stati sottoposti a sequestro per le successive analisi di laboratorio. Gli abiti, com’è emerso dai video delle telecamere di sorveglianza, corrispondevano a quelli del giovane che fuggiva via dalla casa della vittima.
All’interno dell’abitazione del netturbino, a fianco al cadavere, è stata trovata l’arma del delitto, ovvero un coltello da cucina con una lama di circa 10 centimetri sporca di sangue. Il 18enne è stato interrogato dal pm di Messina e ha fornito la sua versione dei fatti. Sono ancora in corso ulteriori accertamenti finalizzati, fra l’altro, a chiarire il movente del fatto omicidiario e tesi ad escludere l’eventuale coinvolgimento di altre persone.
(LaPresse)