Napoli. Commando spara in via Torricelli dove abita il ras Antonio Carillo

E’ la prima dimostrazione di forza dei clan dal giorno del blitz con trenta arresti il 14 luglio. Gli investigatori ora temono una nuova escalation dopo la tregua tra le due fazioni in guerra

NAPOLI – Alle 22 e 15 un commando in moto apre il fuoco in via Evangelista Torricelli e il quartiere Pianura ripiomba nel terrore. E’ passato poco più di un mese dalla maxi operazione con trenta arresti. Da allora i clan sembravano in letargo. Si sono risvegliati ieri sera. E lo hanno comunicato a modo loro. Un gruppo armato ha scatenato il panico in via Torricelli, dove abita il ras Antonio Carillo (arrestato il 4 agosto, irreperibile dal blitz). Dieci minuti più tardi i carabinieri trovano una scia di bossoli lunga venti metri. I centauri hanno sparato in movimento, quasi senza rallentare. Gli abitanti barricati nelle case. Gli investigatori blindano l’isolato. Poi raccolgono le dichiarazioni dei testimoni. Ascoltano le persone, che risiedono in quel tratto della strada. Via Torricelli è una sorta di trincea nello scontro tra i Carillo-Perfetto e i Calone-Esposito-Marsicano.
La ‘stesa’ di ieri è un passaggio chiave nella faida: un cambio di passo. E’ la prima dimostrazione di forza dei clan dalla maxi operazione con trenta arresti. Le ‘paranze’ sono tornate ad alzare la voce, nonostante i colpi inferti dallo Stato. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, è stato un assalto da brivido: per volume di fuoco e per obiettivo. Via Torricelli è alle porte del rione Cannavino, considerato il quartier generale dei Carillo-Perfetto. Arrivare fin qui, significa avere la forza per pianificare l’accerchiamento. Vuol dire molto nella strategia militare delle cosche. Di più. Ieri sera non è stato ferito nessuno. Probabilmente era un avvertimento. Come dire: siamo tornati e siamo qui fuori. Questa è la lettura che gli investigatori danno all’assalto armato. E ora la tensione torna ai massimi livelli a Pianura dopo una pausa di un mese.
Lo sapevano un po’ tutti qui, prima o poi le cosche si sarebbero riorganizzate. Questione di tempo.
La faida non è mai terminata. I carabinieri per l’intera serata hanno piantonato le palazzine in via Evangelista Torricelli con i lampeggianti accesi. Per farsi vedere dai residenti. E non solo. Le forze dell’ordine temono una escalation e una risposta già nelle prossime ore. Sanno che i sodalizi in lotta si sono affrontati nei mesi scorsi senza risparmiare colpi. E potrebbero tornare a farlo nei prossimi giorni.
Con ogni probabilità militari e poliziotti presidieranno i rioni bunker con controlli mirati ad Alto impatto, già a partire dalla mattina di oggi. Una corsa contro il tempo per fermare i commando. Ieri sera è stato il primo round.

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