Da lunedì altre cinque regioni in zona bianca più una provincia autonoma: Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia e la provincia autonoma di Trento vanno ad aggiungersi alle sette precedenti già in bianco (Sardegna, Molise, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto). Insomma dal 14 giugno mezza Italia sarà suddivisa tra bianco e giallo. Prenderanno così il via feste private anche conseguenti alle cerimonie civili e religiose all’aperto e al chiuso come matrimoni, cresime, comunioni, ma anche compleanni, anniversari o incontri tra amici e parenti. Ma non solo.
Attività commerciali e ricreative
Apriranno dal 14 giugno anche i parchi tematici e di divertimento, anche temporanei in caso di attività di spettacolo viaggiante, parchi avventura e centri d’intrattenimento per famiglie; piscine e centri natatori in impianti coperti; centri benessere e termali. Ma non è tutto. Sempre nel rispetto delle misure di prevenzione sanitaria e delle vigenti linee guida, potranno aprire in anticipo fiere (sagre e fiere locali), grandi manifestazioni fieristiche, congressi e convegni; eventi sportivi aperti al pubblico, che si svolgono al chiuso; sale giochi e scommesse, sale bingo e casinò; centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; corsi di formazione.
I punti rossi
Ma tra tanto bianco e giallo spuntano quattro puntini rossi. E’ la Sicilia ad accusare una piccola inversione di tendenza. Tre Comuni da oggi e fino al 17 giugno, infatti, resteranno chiusi: Aidone (Enna), Francofonte (Siracusa), Valledolmo (Palermo) che vanno ad aggiungersi a Prizzi (Palermo) già in zona rossa. Lo si legge in un’ordinanza a firma del presidente della Regione, Nello Musumeci. Provvedimento applicato dopo che i rispettivi sindaci hanno ricevuto la necessaria informativa della Regione causa un considerevole aumento dei casi positivi.