CASAPESENNA (Ernesto Di Girolamo) – “Dodici anni in carcere, 6 in isolamento. Ho 74 anni, sto riflettendo sulla mia vita, sugli sbagli che ho fatto. Ho fatto un resoconto della mia vita, e posso dire di aver sbagliato tanto. E’ per questo che mi dissocio da tutto questo, mi dissocio dal clan dei Casalesi”. Parole che pesano come un macigno quelle pronunciate dal boss Michele Zagaria a margine dell’esame del pm nel processo che lo vede imputato per aver continuato a guidare il sodalizio camorristico anche dal carcere. Secondo l’accusa Michele Zagaria avrebbe inviato dei messaggi attraverso alcuni colloqui con i propri familiari ma anche attraverso alcune dichiarazioni nei processi. Fatto sta che nell’interrogatorio Zagaria si dimostra “stanco di questa vita”, confermando al pm di aver fatto numerosi sbagli nella propria vita e di averla “schifata, mi sento schifato da questo vita che ho fatto in questi miei ultimi 30 anni di vita. Mi voglio dissociare da questa situazione, non ci voglio entrare più. Non mi interessa più questa vita”. Il boss in carcere da oltre 10 anni che quindi inizia a vacillare dopo un isolamento che sicuramente lo sta ‘toccando’ anche psicologicamente (è stato arrestato nel 7 dicembre 2011 nel bunker di via Mascagni a Casapesenna). Zagaria sempre durante l’interrogatorio tende anche la mano al pm sottolineando che “se mi viene detto come mi devo comportare, vi giuro che lo faccio. Nel senso di dire come posso fare per farvi capire che io in questa situazione, di questa vita, me ne sono staccato. Mi sono fatto un resoconto della mia vita, ed io della mia vita dico che ho sbagliato, ho sbagliato a fare quel percorso di vita”. Ricordiamo che il pubblico ministero Maurizio Giordano per questo procedimento ha chiesto 16 anni di carcere nei confronti di Michele Zagaria, accusato di aver guidato il clan dei Casalesi ben oltre il suo arresto, avvenuto a Casapesenna nel dicembre 2011, attraverso i colloqui con i familiari nel carcere di Opera e le dichiarazioni durante i processi nei quali in cui era imputato ed a cui partecipava in videocollegamento.
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