Milano, 16 ott. (LaPresse) – La Procura di Torino ha reso noto che le indagini sugli sconfinamenti delle forze dell’ordine francesi in territorio italiano riguardano, oltre all’episodio del 13 ottobre a Claviere, anche precedenti “anomalie” che risalgono al 2 agosto. All’epoca due cittadini del comune di Claviere furono fermati separatamente da uomini armati, verosimilmente francesi, con tuta mimetica e giubbotto antiproiettile. Dopo essere usciti dal bosco nella zona di Gimont di Cesana Torinesi, i militari stranieri avevano chiesto i documenti e impedito a uno dei due cittadini italiani, che circolova in moto, di proseguire lungo la strada. Ai due era stato intimato di non riferire di aver visto uomini armati. I fatti, secondo quanto riferito dalla Procura torinese, sono accaduti a circa 2 chilometri dal confine italiano.
Dunque
In merito i pm hanno aperto un fascicolo a modello 45. Sull’episodio più recente, in cui uomini della Gendarmerie sono stati notati da agenti della Digos mentre lasciavano due persone di origini africane in territorio italiano. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti con ipotesi di reato di trasporto illegale di stranieri nel territorio dello Stato. “Non risulta – rende noto la Procura – che in occasione dei due episodi le autorità italiane fossero state messe al corrente di controlli preventivi da parte francese”. Come già in precedenza per i fatti di Bardonecchia, sarà emesso anche un ordine di investigazione europeo, “confidando nella doverosa collaborazione della competente autorità francese”.