ROMA (LaPresse) -Migranti, èViva: A Udine il prefetto aspetti il Tar prima dei trasferimenti. “Abbiamo già presentato due interrogazioni, una alla Camera e una al Senato. Per chiedere che a Udine non ci sia il trasferimento di migranti all’ex caserma Cavarzerani, con una dannosa forzatura dei tempi. Ora chiediamo al Prefetto di attendere il pronunciamento del Tar, previsto per il 28 maggio, prima di portare al termine qualsiasi spostamento. Le associazioni Oikos e Centro Balducci hanno spiegato bene che si tratta di persone con serie vulnerabilità. E’ doveroso agire con ragionevolezza e rispetto per le persone. Per questo motivo siamo intenzionati a recarci direttamente sul posto, vedendo l’evoluzione della vicenda da vicino”. Lo affermano il senatore Francesco Laforgia e il deputato Luca Pastorino. Parlamentari di èViva a sostegno de La Sinistra alle prossime Europee, sul caso del trasferimento dei migranti.
Laforgia e Pastorino dicono la loro sui trsferimenti di Udine riguardo i migranti
“Peraltro – aggiungono Laforgia e Pastorino – come abbiamo evidenziato nelle interrogazioni, la caserma Cavarzerani è un hub di prima accoglienza. Che dovrebbe gestire quindi solo la prima accoglienza dei richiedenti asilo e le situazioni di emergenza. Ma non può accogliere persone già integrate, che da tempo vivono sul nostro territorio e tantomeno situazioni vulnerabili. La conseguenza di questa decisione sarebbe quella di ammassare le persone dentro un unico grande contenitore. Totalmente inidoneo nel quale è più facile che si creino situazioni di disagio ed esclusione sociale. Per questo, prima di qualsiasi ulteriore atto, è necessario attendere il pronunciamento della Giustizia amministrativa il prossimo 28 maggio”.