Migranti, Fratoianni a Conte: “Aprite porti, dal governo propaganda e codardia”

"Ieri la Mare Jonio, una nave che batte bandiera italiana, una nave della piattaforma Mediterranea ha salvato 49 migranti, tra cui oltre dieci minori, in acque internazionali"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Nicola Fratoianni

ROMA – Migranti, Fratoianni a Conte: “Aprite porti, dal governo propaganda e codardia”. “Ieri la Mare Jonio, una nave che batte bandiera italiana, una nave della piattaforma Mediterranea ha salvato 49 migranti, tra cui oltre dieci minori, in acque internazionali. Si trovavano su un gommone ad oltre 45 miglia dalle coste libiche, da 14 ore con il motore in avaria e stava imbarcando acqua. Quei migranti sono salvati da chi oggi compie il suo dovere cercando di restituire onore e dignità a un Paese che la sta perdendo ogni giorno grazie alla protervia, all’arroganza e alla violenza del ministro dell’Interno. Ma anche all’ignavia di un governo che nel suo complesso non è in grado di assumersi le sue responsabilità”. Lo ha detto il segretario nazionale di Sinistra Italiana-Leu, Nicola Fratoianni. Uno dei garanti della Nave Mare Jonio di Mediterranea, intervenendo nell’Aula di Montecitorio e rivolgendosi al premier Conte.

Le dichiarazioni di Nicola Fratoianni

“Nella giornata di ieri quando sono stato informato del salvataggio in corso ho cercato innanzitutto il ministro competente, il ministro Toninelli- ha raccontato Fratoianni -. Mi ha risposto la sua segreteria dicendomi che si trovava in volo e che mi avrebbe richiamato. Ad oggi non ho ricevuto nessuna chiamata da Toninelli. Trovo che l’irresponsabilità, la codardia del governo di fronte a quello che accade a una nave italiana, con volontari italiani e che compie il suo dovere, quello di salvare la vita di chi rischia di perderla per l’incapacità dell’Italia e dell’Europa di svolgere il suo dovere, sia francamente intollerabile.

Si facciano sbarcare ora quelle 49 persone, si mettano in sicurezza i naufraghi salvati, si mettano in sicurezza i volontari che hanno fatto il loro dovere. Dovremmo dire grazie a chi oggi svolge una funzione di supplenza rispetto all’incapacità e alla cattiveria delle nostre Istituzioni, Dovremmo dirgli grazie, dovremmo supportarli e invece si organizza quotidianamente una vera e propria guerra contro la solidarietà, una guerra contro le Ong”.

“La direttiva firmata in tarda sera dal Ministro dell’Interno è un impasto di propaganda inaccettabile su una vicenda come questa. Continuare a giocare un esercizio muscolare e di carattere propagandistico sulla vita di persone in carne e ossa è una assoluta vergogna. Bisognerebbe stare li, io ci sono stato in mezzo al Mediterraneo, e capirete cosa significa di rischiare quindi di affogare in mezzo a un mare dove intorno non c’è niente. Un mare che infatti avete contribuito, non da soli, a trasformare in un deserto, oltre che nel più grande cimitero a cielo aperto del mondo. Fateli sbarcare subito – ha concluso Fratoianni- per una questione di dignità e di rispetto della vita delle persone”.

(LaPresse)

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