ATENE – “Sento la necessità di unirmi a Lei nel sottolineare che dobbiamo dare l’allarme di fronte a questa enorme sfida. Se la comunità globale, i leader degli Stati potenti e le organizzazioni internazionali non prendono decisioni davvero forti, la presenza costantemente minacciata di rifugiati – donne e bambini – senza protezione aumenterà costantemente e globalmente. Gli elementari diritti all’istruzione, alla libertà religiosa e all’eguaglianza continueranno a essere minacciati. Insieme dovremo smuovere le montagne, i muri e l’intransigenza dei potenti della terra. Non sono più sufficienti le belle parole”. Lo dice Sua Beatitudine Ieronymos II di Atene e di tutta la Grecia dopo l’incontro privato con Papa Francesco nell’arcivescovado di Atene.
LaPresse
Migranti, Ieronymos al Papa: “Smuoviamo i leader, belle parole non bastano più”
"Sento la necessità di unirmi a Lei nel sottolineare che dobbiamo dare l’allarme di fronte a questa enorme sfida".