MILANO – La nave Gregoretti della guardia costiera con a bordo 131 migranti ha ormeggiato al porto di Augusta (Siracusa). Un ormeggio definito “normale per una nave militare” da parte del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, che agli altri Paesi europei manda un messaggio chiaro: “Ora la Ue risponda, perché la questione migratoria riguarda tutto il Continente”.
E mentre Toninelli evidenzia la ‘normalità’ dell’approdo della Gregoretti nel porto del siracusano, anche se per giorni l’imbarcazione era rimasta bloccata in mare per decisione del governo, la nave attende l’autorizzazione di sbarcare i migranti, salvati in due soccorsi del 25 luglio. Una indicazione che compete al ministro dell’Interno Matteo Salvini.
L’esecutivo gialloverde pare così mostrare unità sulla linea del Capitano che in questi giorni ha ribadito con forza che il Viminale non autorizzerà lo sbarco finché dalla Commissione europea non arriverà garanzie sulla presa in carico e la ricollocazione di tutti i 131 migranti.
La Gregoretti, prima dell’approdo ad Augusta alle 3 di domenica, anche in vista del peggioramento delle condizioni meteo, sabato aveva fatto rotta verso la Sicilia orientale, raggiungendo un punto di ancoraggio fuori il porto di Catania, dove era stata rifornita di viveri e medicinali.
A intravedere il rischio di un nuovo caso Diciotti in queste ore però è sembrato il senatore Gregorio De Falco, già ufficiale delle capitanerie di porto ed ex M5s: “Sequestrare a bordo della Gregoretti, nave militare ormeggiata in acque interne, 131 naufraghi non solo è illegale, ma è stupida ed inutile crudeltà”.
Il 25 luglio – spiega la guardia costiera italiana – i migranti a bordo di gommoni hanno lasciato la Libia per dirigersi verso le coste europee. Tre sono stati soccorsi dalla guardia costiera libica, intervenuta anche sul barcone affondato al largo di Al Khoms mentre altri tre hanno proseguito la navigazione entrando nella zona di Sar maltese.
Le autorità de La Valletta hanno soccorso un gommone con circa 100 migranti e richiesto nel contempo collaborazione all’Italia che ha inviato – su indicazioni del ministero dell’Interno – due motovedette, della guardia costiera e della guardia di finanza, che hanno assistito 141 naufraghi. Successivamente 6 migranti per ragioni sanitarie sono stati portati sull’isola di Lampedusa.
Attualmente – informa sempre la guardia costiera – i migranti permangono a bordo della Gregoretti assistiti dall’equipaggio e dal team medico in attesa, come confermato dal Viminale, delle determinazioni politiche e del riscontro positivo dell’Unione europea sulla ricollocazione dei naufraghi. (LaPresse)