Carabiniere ucciso, Meloni: “Non prendo lezioni di vita da gente miserabile”

Foto Fabio Delfino / LaPresse in foto Giorgia Meloni

ROMA“Negli ultimi due giorni i santoni del buonismo italiano e internazionale si sono scatenati contro di me con ogni genere possibile di insulto e improperio. Secondo questi statisti, sublimi giornalisti e arguti osservatori politici della sinistra al caviale (e porchetta), sarei colpevole di aver sfruttato il barbaro omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega come pretesto per attaccare i migranti, salvo poi risentirmi perché l’assassino è americano e non magrebino.

A questi miserabili dico che non prendo lezioni di correttezza da gente come loro, che vive solo di menzogne e mistificazioni”. Lo scrive in un lungo post su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“Per me un assassino è un assassino, uno stupratore è uno stupratore, un ladro è un ladro, qualunque sia la sua nazionalità e qualunque sia il suo colore della pelle o la sua fede politica. Da sempre. La mia storia parla per me, e non ho mai fatto sconti ad alcuno per simpatia o calcolo politico, né ho mai attaccato ingiustamente altri per pregiudizio – continua la Meloni- Ciò che i servi del politicamente corretto non mi perdonano è di non unirmi alla loro schifosa omertà nei confronti dei “compagni che sbagliano”, che oggi sono anche “migranti che sbagliano”, “assistenti sociali che sbagliano”, “ONG che sbagliano”.

Sono quelli che nascondono gli stupri se sono commessi da immigrati, i furti se commessi da cooperative rosse, l’illegalità se commessa dai centri sociali, le molte Bibbiano d’Italia se possono offuscare la narrazione arcobaleno o il sistema associativo di sinistra. Questi esperti di differenziata, che valutano con la lente della loro ideologia dove mettere le notizie prima di diffonderle, se in prima pagina o nel cestino, sono quelli che oggi vorrebbero accusarmi di faziosità. Mettetevi l’anima in pace, novelli inquisitori, che non mi faccio intimidire da gente come voi e continuerò a denunciare ogni nefandezza nascosta dalla vostra cinica omertà. A testa alta, fiera della mia onestà, anche intellettuale”, conclude la leader di FdI.

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