ROMA – E’ andato in scena nella notte l’incontro tra Giuseppe Conte e i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. La notizia che i tre si sarebbero dovuti vedere, con urgenza, era circolata nelle ore precedenti, fino a quando il capo del Mise, intercettato per le strade della Capitale dai giornalisti, ha confermato che si stava dirigendo proprio al faccia a faccia con il presidente del Consiglio e il Leghista.
La riunione è stata fortemente voluta da Salvini, dopo lo sblocco della questione Sea Watch-Sea Eye: al leader del Carroccio l’inserimento dell’Italia tra gli 8 Paesi dell’Unione che dovranno accogliere i migranti salvati dalle due ong e sbarcati a Malta non è piaciuta.
Il confronto tra i vertici del Governo è iniziato alle 23 e 30 di ieri. Nelle ore precedenti il numero uno del Viminale (clicca qui) aveva esplicitato il suo malessere: “Non autorizzo arrivi dei migranti. Ogni segnali di cedimento agli scafisti apre un flusso che avevamo provato a chiudere”. “Non mi spiego l’accelerazione di Conte”, aveva aggiunto il ministro dell’Interno. “Le decisioni importanti vanno discusse”.
Se il governo penta-stellato riuscirà a superare questo scoglio, resterà comunque il malumore e la cicatrice causata dalla differenza di vedute. A complicare lo scenario politico c’è il costo del reddito di cittadinanza e il discusso decreto sicurezza.