MILANO – Apertura in positivo a Piazza Affari: l’indice Ftse Mib cresce dello 0,2% e le banche generalmente in rialzo grazie anche al ridursi della tensione sui titoli di Stato italiani. Lo spread tra Btp e Bund è in lieve calo in avvio di giornata a 232 punti base rispetto ai 235 di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano scende al 2,79%. Piatte in partenza, invece, Intesa e Mediaset, in calo di un punto Tim, debole Italgas (-1,2%) dopo il piano industriale al 2024. Mediobanca sale di due punti percentuali, Campari dell’1,5%, Ferrari dell’1% con Exor, seguiti da Unicredit in rialzo dello 0,8%.
Mercati europei
Mercati azionari europei fiacchi in avvio di giornata, con gli operatori che sembrano attendere le decisioni della Federal reserve sui tassi del dollaro che arriveranno comunque a listini del Vecchio continente chiusi e quelle di domani della Bce sul programma di acquisto dei titoli di Stato soprattutto dei Paesi più esposti alla speculazione.
La Borsa più debole in partenza è quella di Madrid che cede lo 0,6%, con Francoforte e Londra in calo rispettivamente dello 0,3% e dello 0,2%. Piatta Parigi, Milano è l’unica positiva con l’indice Ftse Mib in aumento dello 0,4%. In Piazza Affari, in particolare, Campari e Stm salgono di due punti percentuali, Mediobanca dell’1,2%, Ferrari di un punto percentuale. Saipem cede l’1,6%, Tim un punto percentuale mentre Italgas sta riducendo il calo iniziale e scende dello 0,8%.
Mercati asiatici
Mercati azionari asiatici tendenzialmente in calo in attesa delle decisioni della Federal reserve sui tassi del dollaro, comunque calmo sui listini valutari. Il movimento più importante è lo scivolone del colosso delle telecomunicazioni cinese Zte sulla mega multa da pagare agli Stati Uniti: ha indebolito la Borsa di Hong Kong e quelle cinesi.
Tokyo ha segnato una leggera crescita (+0,3%), mentre Hong Kong in chiusura cede lo 0,6%, con Shanghai sulla stessa linea e Shenzhen in calo di quasi un punto percentuale. Il titolo Zte, nella prima seduta dopo una lunga sospensione, è partito con un calo di oltre il 30%; sta concludendo gli scambi su un ribasso attorno al 10%. Poche le ripercussioni del vertice Usa-Corea del Nord, con la Borsa di Seul che è chiusa per festività, Sidney in calo dello 0,5% e Singapore di un punto percentuale.
Incerti i futures sull’avvio dei listini europei; con i primi scambi sul mercato dei titoli di Stato che indicano un calo della tensione sui bond italiani.