MILANO – Lotta al crimine e difesa della cittadinanza. Questi gli obiettivi del nuovo questore di Milano, Sergio Bracco. “Sono lieto e onorato dalla nomina, farò tutto il possibile per non tradire la fiducia dimostrata”, ha detto introducendo il suo primo discorso ufficiale alla stampa in Sala Scrofani, ringraziando il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il capo della polizia di Stato, Franco Gabrielli.
Accolto dal picchetto d’onore nella questura di via Fatebenefratelli
“Sono sin da ora certo di poter contare su uno staff di professionisti, il fiore all’occhiello della polizia di tutta Italia”, ha proseguito, sottolineando le due parole chiave del suo agire: “Passione e dedizione”.
Bracco prende il posto di Marcello Cardona, nominato prefetto a Lodi
Ha svolto gran parte della sua carriera a Bologna, dove vive la sua famiglia e dove è stato 25 anni prima di andare a Genova. 59 anni, nato a Napoli, sposato con un figlio, è laureato in Giurisprudenza.
Entrato in polizia nel febbraio del 1983
Dopo una prima esperienza da questore ad Avellino, dal 2010 ha diretto la questura del capoluogo ligure, per poi insediarsi a Milano il 26 marzo 2019. Davanti ai cronisti ha sottolineato “la necessità di garantire e tutelare i diritti dei cittadini, gestire la piazza e l’ordine pubblico con massimo equilibrio, contrastare efficacemente la criminalità organizzata e diffusa”.
Si è soffermato sul concetto di “sicurezza”, sottolineando la “necessità di fare un distinguo tra quella reale e quella percepita”. Perché, ha detto, “nonostante dalle nostre banche dati emerga che la delittuosità nel Paese sia in calo dal 2014, è aumentata la percezione di insicurezza tra la cittadinanza”.
Lo spaccio di droga è uno dei temi affrontati da Bracco
Parlando del Bosco di Rogoredo, ha precisato come “l’azione delle forze dell’ordine non basta, serve l’intervento degli operatori socio-sanitari“. Quanto allo svolgimento di manifestazioni politiche di stampo neofascista, “il problema dovrebbe essere risolto dalla politica”. Mentre quello delle discariche di rifiuti, “è un settore in cui girano soldi con un grande margine di guadagno“. E a chi gli chiedeva se è vera la fama di ‘questore da strada’ che si porta dietro, ha sorriso: “Quando mi segnalano un problema, vado a vedere: mi piace toccare con mano i problemi segnalati e restare con i piedi per terra“.
Il nuovo questore di Milano ha parlato anche del caso Battisti
Le ammissioni dell’ex terrorista alla cui cattura in Bolivia ha lavorato la Digos meneghina guidata da Claudio Ciccimarra: “È stata fatta giustizia alle vittime. I famigliari avevano diritto ad ottenere la carcerazione“.
(LaPresse)