Infortunio col Portogallo, Cristiano Ronaldo: rientro tra due settimane

Il fuoriclasse portoghese tranquillizza tutti in attesa dei risultati degli esami

Doctors check on Portugal's forward Cristiano Ronaldo during the Euro 2020 qualifying group B football match between Portugal and Serbia at the Luz stadium in Lisbon on March 25, 2019. (Photo by PATRICIA DE MELO MOREIRA / AFP)

TORINO – E’ il minuto 28 della gara di qualificazioni a Euro 2020 tra Serbia e Portogallo. I padroni di casa sono in vantaggio grazie ad un gol di Tadic, numero 9 dell’Ajax prossimo avversario della Juventus in Champions League. Tra le fila dei portoghesi Cristiano Ronaldo è  il più in palla. Ma improvvisamente qualcosa va storto perché CR7 avverte un problema muscolare e si accascia a terra.

Cristiano Ronaldo assistito dai medici portoghesi lascia il campo dolorante

Sembra davvero dolorante, i medici gli parlano, si consultano, decidono per la sostituzione. Un brivido corre lungo la schiena dei tanti tifosi della Juventus davanti alla tv. Troppo importante averlo nel momento cruciale della stagione perché, così  come accaduto al Real Madrid, Ronaldo sembra essere davvero l’unico in grado di riportare la Champions League a Torino. La paura dura ancora qualche minuto, poi il numero 7 si alza e torna in panchina camminando lentamente. La Juventus si mette in contatto con il quartier generale del Portogallo per capire immediatamente quali siano le condizioni del fuoriclasse. La tensione è tanta e continuerà almeno fino a quando non verranno svolti i primi esami.

In mixed zone il fuoriclasse portoghese non sembra preoccupato

Al termine del match, però, è lo stesso Cristiano Ronaldo a presentarsi ai microfoni, sicuro di sé, di chi sa di avere un fisico e una tenuta atletica invidiabile alla sua età. Della partita sembra non interessare davvero niente a nessuno. Le uniche domande sono sulle sue condizioni. La sua risposta è laconica e serve a tranquillizzare tutti. “Non sono preoccupato – ha dichiarato l’asso portoghese – perché conosco alla perfezione il mio corpo. Tra un paio di settimane sarò regolarmente in campo”. Paura passata dunque? Sì, almeno per il momento. Perché al di là della sua convinzione e della sua voglia di ritornare subito in campo, saranno gli esami a dare la sentenza definitiva sull’entità dell’infortunio e quindi sui tempi di recupero.

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