Minacce del ras al direttore Bertone. L’Ordine dei giornalisti parte civile

Ieri l’udienza preliminare: l’ergastolano Giovanni Cellurale ha partecipato in videoconferenza dal carcere di San Gimignano

NAPOLI – Il sostegno annunciato e promesso che si fa concreto. L’Ordine dei Giornalisti della Campania si costituisce parte civile nel procedimento che vede imputato il ras dei Casalesi Giovanni Cellurale (al centro) per le minacce di morte al nostro direttore responsabile Maria Bertone. Lo ha fatto sapere il presidente dell’Odg Ottavio Lucarelli, che ieri era in tribunale, a Napoli, accanto a Bertone, in occasione dell’udienza preliminare. Presente, ma in videoconferenza, anche Cellurale, che non è più detenuto al carcere Pagliarelli di Palermo, da cui è partita la lettera minatoria: ora si trova a San Gimignano, in provincia di Siena. L’udienza, dopo l’accoglimento delle richieste di costituzione delle parti civili (anche il Comune di Aversa, città di origine dell’imputato, ha manifestato la medesima intenzione) presentate dall’avvocato Gennaro Razzino, è stata aggiornata al prossimo 24 maggio. In quella sede sarà valutato l’eventuale rinvio a giudizio di Cellurale, ergastolano dei Casalesi in carcere per omicidio. Le intimidazioni sono state inviate al direttore tramite una lettera, due fogli dattiloscritti intrisi di odio, con parole violente. Minacce di morte in piena regola come “ti faccio saltare in aria”. E frasi che suonano come un sinistro messaggio all’esterno: “spero che se qualcuno esce prima di me ti spari 10 colpi in bocca”. La vicenda sarà affrontata in Tribunale tra meno di due mesi, ma prima potrebbe sbarcare in Parlamento. Dopo che la lettera di Cellurale è stata resa pubblica, l’ondata di solidarietà al nostro direttore da parte del mondo politico, istituzionale, del giornalismo e dell’associazionismo è stata potente, immediata. Tantissimi i messaggi, le telefonate, le pubbliche dichiarazioni di solidarietà, oltre alla visita in redazione del presidente Lucarelli e del questore di Caserta Antonino Messineo. Anche il Parlamento intende fare chiarezza su quanto accaduto, accendendo una volta di più i fari sulle intimidazioni che sempre più di frequente sono indirizzate agli operatori dell’informazione. La deputata di Liberi e Uguali Rina De Lorenzo presenterà un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per chiedere quali misure intende adottare per proteggere la stampa libera dalle minacce, facendo preciso riferimento al caso del direttore Bertone. Perché alle parole possano seguire i fatti, gli impegni concreti per fare in modo che gli operatori dell’informazione possano continuare ad operare in maniera serena e sicura. Raccontando la verità, con il coraggio di sempre.

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