CASTEL VOLTURNO – È stata una pagina triste per la società castellana, una pagina di violenza, di sconfitta sociale. Una pagina che, dal punto di vista giudiziario, si è chiusa con sei condanne e un’assoluzione decise dal Tribunale per i minori. Parliamo dell’aggressione messa in campo da una baby gang nei confronti di due ragazzini extracomunitari avvenuta lo scorso 6 ottobre in via degli Oleandri Pinetamare.
Secondo la ricostruzione della Procura, il pestaggio si è consumata all’interno del ‘Villaggio Coppola’, dove la vittima si trovava insieme ad altri minori stranieri ospitati in una comunità di accoglienza. La scintilla sarebbe scattata per un futile motivo: A.V. avrebbe chiesto più volte un accendino al giovane egiziano, che non poteva accontentarlo. Dopo averlo colpito con un pugno, un complice non identificato lo avrebbe immobilizzato, permettendo agli altri di infierire con calci e pugni. La violenza è proseguita anche quando il ragazzo ha tentato di fuggire, finché A.V., armato di coltello, gli ha sferrato dodici fendenti, tra cui uno al dorso sinistro che ha intaccato il polmone e un altro vicino al cuore. Ricoverato in prognosi riservata alla clinica Pineta Grande, il giovane è stato operato d’urgenza per una lesione epicardica del ventricolo sinistro. In quell’azione di violenza venne picchiato anche un amico dell’egiziano che era stato preso a coltellate. Il processo per i 7 presunti autori di questa barbarie è iniziato lo scorso aprile: sono stati processati con rito abbreviato – con l’accusa di tentato omicidio, reato contestato dal sostituto procuratore Claudia De Luca.
Il pm della Procura per i minorenni al termine dell’attività investigativa sul caso, ritenendo le prove in suo possesso sufficienti per portare gli imputati a processo senza passare dall’udienza preliminare, chiese e ottenne il giudizio immediato, decisione che ha notevolmente accorciato i tempi dell’iter. Nelle scorse settimane, infatti, è arrivato – come detto – il verdetto di primo grado. Dieci anni a testa per A.V. e E.S., 7 anni ciascuno per F.P. e S.C., 5 anni per M.M. e R.L. Sono tutti di Castelvolturno e difesi dai legali Ferdinando Letizia, Antonella Regine, Alessio Scala, Anna Panico, Fabio Russo, Dario Maisto e Anna Savanelli. Ad ottenere l’assoluzione è stato M.G., difeso dall’avvocato Fabio Russo. Le indagini che hanno portato alla sentenza vennero condotte dagli agenti del commissariato di Castelvolturno: riuscirono a ottenere l’identificazione del (presunto) branco principalmente grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Gli imputati sono da ritenere innocenti fino a un’eventuale sentenza.