MILANO (LaPresse) – “Reddito di cittadinanza per le politiche attive nel mondo del lavoro, sburocratizzare gli adempimenti della privacy e delle autorizzazioni per l’inizio di attività. No alla Centrale unica per la progettazione per le opere pubbliche e troppi dubbi sulla fatturazione elettronica”. Sono alcuni punti sollevati dal presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al tavolo del Mise con le imprese, che il vicepremier Luigi Di Maio ha aperto oggi a Roma.
Confprofessioni, il bilancio
“Il Governo ha già introdotto importanti misure verso il mondo dei liberi professionisti e del lavoro autonomo. Quali l’abolizione del redditometro, dello spesometro e dello split payment – ha detto il presidente Stella che ha partecipato al tavolo del Mise insieme con Giuseppe Calafiori, presidente di Confprofessioni Lombardia. È molto positivo che il ministro Di Maio abbia questa sensibilità e abbia riconosciuto che le misure e gli incentivi già oggi operanti per le Pmi siano estese ai professionisti. Formazione 4.0, legge Sabatini e voucher”.
L’invito al governo: sì alla semplificazione
“Pmi e professionisti sono strettamente legati non solo perché cittadini e imprese frequentano quotidianamente i nostri studi. Ma anche perché le professioni sempre più rappresentano uno sbocco economico e occupazionale concreto. E quindi un motore importante di sviluppo sociale ed economico dei territori”.
“I liberi professionisti possono collaborare per sviluppare politiche attive nel mercato del lavoro”. Lo ha sottolineato Stella, che ha invitato il vicepremier Di Maio a insistere sul sentiero della deburocratizzazione.
Salute e sicurezza sono i temi chiave
“Bene alcune semplificazioni proposte. Ma bisogna intervenire per ridurre gli adempimenti in materia di salute e sicurezza negli studi e nelle aziende a basso rischio infortunistico e in materia di privacy. Dobbiamo semplificare l’avvio di attività di impresa – ha aggiunto Stella. La costituzione e l’avviamento di una Pmi potrebbe non dover attendere l’iscrizione al Registro Imprese. Ma diventare efficace fin dalla sua costituzione, visti i controlli notarili già presenti”.
Il presidente di Confprofessioni ha poi sollevato alcuni dubbi e criticità sulla “reintroduzione dell’incentivo del 2% alla progettazione interna della P.A. E per l’istituzione della Centrale per la progettazione delle Opere Pubbliche, introdotta nella legge di Bilancio. Che sottrae competenze e opportunità lavorative alle professioni tecniche”.
Il confronto con il vicepremier Di Maio
Quanto alla fatturazione Confprofessioni sottolinea: “Positivo sapere che il ministro Di Maio farà di tutto per evitare una duplicazione di formalità (cartacea e elettronica) attenuando quindi l’entrata in vigore concreta di norme e soprattutto delle relative sanzioni”, ha concluso Stella, auspicando “la convocazione di altri tavoli politici e tecnici, per dare il nostro fattivo contributo al miglioramento dei testi normativi”.