CATANIA – Si allarga a macchia d’olio l’indagine sulle infiltrazioni della mafia nel mondo delle scommesse e del gaming online. Altri 21 arresti, questa mattina, sono stati eseguiti dai carabinieri su indicazione della Procura di Catania. Tra di loro, spicca il nome eccellente di Carmelo Santapaola. Dall’anno scorso vicensindaco di Misterbianco, nella provincia etnea.
Mafia e scommesse, arrestato anche il vicesindaco di Misterbianco
Il nome di Carmelo Santapaola girava già da qualche giorno nell’ambito delle indagini. Da quando, cioé, il bar ‘Orso Bianco Caffè’ era stato posto sotto sequestro, il 14 novembre scorso. Il vicesindaco si era detto stupito. Il locale era gestito dal figlio. A Santapaola è contestato il reato di intestazione fittizia di beni, in qualità di titolare di fatto dell’attività in contrada Monte Palma insieme ai fratelli Carmelo e Vincenzo Placenti. Ovvero, secondo quanto scrive la Procura di Catania, i “capi e promotori dell’associazione a delinquere, costituente articolazione operativa della famiglia mafiosa Santapaola, dedita all’infiltrazione nel mercato dei giochi e scommesse a distanza ed alla gestione delle rete commerciale dell’organizzazione, finalizzata alla diffusione di giochi e scommesse a distanza illeciti”.
Santapaola eletto grazie all’appoggio di Luca Sammartino (Pd)
Per Santapaola, il gip ha disposto gli arresti domiciliari. Il vicesindaco, da quasi 5 anni, è ‘scudiero’ di Luca Sammartino, presidente della commissione Lavoro all’Assemblea regionale siciliana in quota Pd. E’ stata proprio la sua ‘presenza’ a consentire a Nino Di Guardo di vincere le ultime amministrative a Misterbianco, con Santapaola che ha ricevuto oltre 2mila voti.
Alcuni indagati vicini a Matteo Messina Denaro e in contatto coi Nuvoletta di Marano. Sequestrati conti correnti, immobili e attività imprenditoriali
Secondo le indagini della Procura, alcuni tra gli arrestati erano in contatti con soggetti ritenuti vicini al superlatitante Matteo Messina Denaro. Tra questi il nipote del boss di Castelvetrano, Francesco Guttadauro. Contatti sarebbero stati mantenuti grazie ad esponenti del gruppo di Lineri del clan Santapaola che avevano legami con persone riconducibili ai Nuvoletta di Marano. I carabinieri, nel corso dell’operazione, hanno sequestrato anche armi. Ma è l’elenco dei beni finito sotto chiave ad essere notevole. Oltre 200 rapporti bancari e conti correnti accesi in Italia e nell’isola di Man, in Austria, in Gran Bretagna e a Malta. Poi 42 immobili, 36 attività imprenditoriali operanti non solo nel settore del gaming, 24 centri scommesse dislocati tra Messina, Catania e Siracusa e 9 automezzi per un valore complessivo superiore ai 70 milioni di euro.