NAPOLI – Una casa a misura di…pianeta. Le nostre scelte quotidiane incidono in maniera significativa sul benessere della Terra. Partendo dalla lista della spesa e passando per una raccolta differenziata bene eseguita, sono i piccoli gesti a fare la differenza. E’ importante anche orientare bene i nostri acquisti, facendo bene attenzione ai materiali e alle etichette dei prodotti. Proprio come avviene per il nostro guardaroba anche per gli acquisti che riguardano la nostra casa da diversi anni ci dirigiamo sull’acquisto di mobili ed elementi di arredo a basso prezzo, destinati a durare pochi anni per poi finire in discarica. Succede perché siamo attirati dai costi bassi, quando compriamo non pensiamo alle conseguenze che quella scelta avrà sul nostro pianeta. Come possiamo ridurre l’impatto ambientale del nostro arredamento? Ecco qualche consiglio per avere una casa ‘verde’.
MATERIALI: LEGNO E BAMBù
La prima regola per arredare la nostra casa in maniera ecologica è prestare attenzione ai materiali. Un mobile ecologico deve essere realizzato con materiali naturali, che vanno preferiti anche a quelli riciclati che, pur non intaccando le risorse naturali, hanno spesso scarsa qualità e sono prodotti con criteri non sostenibili dal punto di vista ambientale. Il legno è senza dubbio il materiale ecologico per eccellenza, soprattutto se scegliamo di legno massiccio grezzo. Scegliamo il legno proveniente da foreste gestite in maniera responsabile, sulla base di tagli programmati, in ottemperanza ai criteri stabiliti dal Forest Stewardship Council, organo internazionale che certifica che non venga compromessa la capacità della foresta di rigenerarsi. Per avere una casa amica dell’ambiente ancora meglio è optare per un arredo fatto di legno sostenibile, legno di recupero oppure mobili in bambù. Il bambù infatti è la pianta con la crescita più rapida al mondo e si riproduce spontaneamente, quindi è ideale per un arredamento ecosostenibile. Inoltre, oltre ad essere facilmente reperibile, flessibile, duttile e leggero, se opportunamente lavorato diventa anche duro e stabile, caratteristiche importanti per realizzare mobili saldi e robusti e che resistano all’usura del tempo.
QUALITA’ CHE DURA
Un mobile per essere ecologico deve essere un prodotto di qualità capace di durare nel tempo: solo allungando la vita utile del prodotto si producono meno rifiuti, con un beneficio reale per l’ambiente. I mobili di scarso valore tendono a scheggiarsi e hanno quindi bisogno di cure e manutenzione continua o di essere addirittura sostituiti. Una volta esaurita la loro funzione finiscono nella raccolta degli ingombranti che è tra le più complesse da smaltire. Quando ne acquistiamo uno non facciamoci attirare dai prezzi bassi: spendendo un po’ di più potremmo avere un prodotto per molti più anni, e quindi, risparmiare anche a livello economico nel lungo periodo.
OCCHIO ALLA LACCATURA
Altro elemento da non trascurare è la laccatura del legno. Si tratta del processo di verniciatura più diffuso per i mobili da arredamento e viene eseguita con vernici o lacche che possono tuttavia nascondere insidie per il nostro pianeta. Potremmo ritrovarci ad avere in casa mobili verniciati con solventi inquinanti ma anche pericolosi. Se invece acquistiamo mobili ecologici e certificati la vernice impiegata per la laccatura è rigorosamente ad acqua e priva di solventi, quindi sicura non solo per la nostra salute ma anche per l’ambiente.
MERCATINI DELL’USATO
La moda ecologica del vintage non riguarda solo scarpe e vestiti ma anche i mobili. Il riutilizzo di mobili usati ha un impatto molto basso sull’ambiente ed è quindi una scelta ‘verdissima’. Quindi è consigliato acquistare gli elementi di arredo ai mercatini dell’usato. Inoltre i vecchi mobili per esempio, soprattutto se realizzati in legno massiccio, possono essere restaurati o decorati per ripristinarne l’utilità, ma anche cambiando lo scopo per cui sono stati originariamente progettati. Possiamo insomma trasformarli dando loro nuova vita.