Mobilitazione militare in Russia: arrestati più di 2mila contestatori

in foto il presidente russo Vladimir Putin in videoconferenza a Mosca, in Russia, venerdì 25 marzo 2022. (Mikhail Klimentyev, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)

MOSCA – Sono oltre 2mila i manifestanti scesi in piazza nel Daghestan contro la mobilitazione parziale voluta da Putin. Gli scontri tra riservisti che rifiutano di essere arruolati nella guerra contro l’Ucraina e la polizia, avrebbero portato ad oltre 2mila arresti, di cui 799 tuttora detenuti. E in queste ore un uomo che farebbe parte dei riservisti reclutati avrebbe sparato contro il comandante dell’ufficio di reclutamento, gravemente ferito e ricoverato in terapia intensiva, sarebbe stato arrestato per tentato omicidio e possesso illegale di armi. Intanto in Russia si pensa di proibire l’uscita dal Paese agli uomini ancora arruolabili e utili alla bisogna.

L’avvertimento

E alle minacce del Cremlino dello scorso 21 settembre sull’utilizzo di armi di distruzione di massa in caso di presunta minaccia all’integrità territoriale della Federazione Russa, gli Usa hanno risposto che “se Mosca userà armi nucleari ci saranno conseguenze catastrofiche per la Russia”. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan che ha poi aggiunto: “Gli Stati Uniti risponderanno in modo decisivo. Ora, attraverso i canali privati, abbiamo spiegato in modo più dettagliato esattamente cosa significherebbe”.

Le esercitazioni

E, proprio in queste ore sono iniziati in Lettonia due giorni di esercitazioni Nato con l’utilizzo di sistemi lanciarazzi Himars. La notizia è stata data direttamente dallo Stato maggiore dell’Esercito lettone: “Le esercitazioni, organizzate con l’obiettivo di sviluppare le abilità, la cooperazione e il coordinamento tra i partner dell’Alleanza- ha spiegato – prevedono l’impiego di forze aeronautiche e di terra e si concentreranno sulle modalità di intercettazione di velivoli nemici, sul controllo aereo e sul supporto ad aerei alleati in condizioni di emergenza”. Mentre su diretta richiesta delle Forze Armate lettoni, la US Special Operations Force in Europe eseguirà una serie di “speciali sessioni di formazione sull’utilizzo dei sistemi Himars (High Mobility Artillery Rocket System). Le esercitazioni con i sistemi Himars avverranno alla presenza del ministro della Difesa lettone Artis Pabriks, del Comandante in capo delle Forze Armate lettoni Leonīds Kalniņš e dell’Ambasciatore degli Stati Uniti in Lettonia John Carwile”.

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