Calcio, la Var si evolve: al Mondiale le linee del fuorigioco tracciate in 3D

Il software calcolerà praticamente tutto, dall'angolo di visione alla curvatura del campo

Var, al Mondiale il fuorigioco in 3D
Foto LaPresse

MILANO – Sarà un Mondiale iper-tecno, quello che si appresta a partire tra due settimane in Russia. L’introduzione della Var aveva già delineato il percorso seguito dalla Fifa del presidente Gianni Infantino. L’evoluzione dell’assistenza tecnologica ai direttori di gara, però, farà un passo in avanti grazie a una nuova implementazione.

Fuorigioco: la linea diventa in 3D

Dopo tanti complimenti e qualche polemica, la Var sarà potenziata per valutare nel migliore dei modi i casi relativi al fuorigioco. Dal 2D al 3D, la tecnologia si evolve per permettere di ridurre ancor di più la percentuale di errore. L’attuale visione in due dimensioni – pur se riprodotta da un numero considerevole di riprese da diverse angolazioni – lascia ancora margini di dubbio. La novità più importante sarà data dalla riproduzione in ‘verticale’, e non più solo in orizzontale, della linea del fuorigioco. Sarà quindi possibile valutare con precisione (quasi) scientifica la posizione del piede rispetto al terreno di gioco. Un modo per valutare anche i casi-limite, quelli ai quali ad oggi viene concesso un ridotto margine di errore. Il software calcolerà praticamente tutto, dall’angolo di visione alla curvatura del campo. Passando anche per la distorsione delle lenti.

Da Kalinic a Mertens, i casi spinosi in Serie A

Intorno alla Var, sperimentata in Italia nell’ultima stagione, non ci sono state particolari polemiche relativamente ai casi di fuorigioco. In un paio di circostanze, però, più di qualche dubbio è rimasto dopo la decisione assunta col ‘via libera’ della tecnologia. Il 17 settembre 2017, in Milan-Udinese, la Var annullò un gol siglato da Nikola Kalinic dopo che era stato inizialmente convalidato. In realtà, le angolazioni delle riprese non hanno mai chiarito la reale posizione dell’attaccante rossonero rispetto all’ultimo difensore dell’Udinese. E, alla fine, è prevalsa la linea di un errore piuttosto che di una decisione corretta.

Un caso molto simile si è verificato in Atalanta-Napoli del 21 gennaio scorso. Il gol vittoria siglato da Mertens arriva con l’attaccante belga che parte praticamente sulla linea del fuorigioco. Rete convalidata dopo il ‘silent check’ degli arbitri nel furgoncino, nonostante sulla posizione del piede di Mertens siano rimasti parecchi dubbi. Un caso del genere, al Mondiale, non dovrebbe verificarsi.

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