Mondiali, Brasile che fatica: la sblocca Coutinho al 91′

Non regge il muro del Costa Rica di un superlativo Keylor Navas. A tempo scaduto il raddoppio di Neymar a cui era stato 'revocato' un rigore col Var sullo 0-0

Owen Humphreys/PA Wire/LAPRESSE

SAN PIETROBURGO – Non bastano novanta minuti al Brasile per avere ragione del Costa Rica. C’è bisogno del recupero, alla fine si arriverà al 98′, per realizzare le due reti che consentono ai verdeoro di conquistare il primo successo in questi Mondiali e, soprattutto, allontanare lo spettro di una qualificazione in salita. A risolvere i problemi della Seleçao è Coutinho al 91′ che riesce ad approfittare di un controllo in area di Gabriel Jesus per irrompere e insaccare con un rasoterra dal limite dell’area piccola. A partita ormai in ghiaccio (97′) il raddoppio di Neymar a porta vuota su assist dello juventino Douglas Costa.

Dominio sterile del Brasile

Il copione della gara è chiaro e ampiamente previsto: Brasile ad attaccare e Costa Rica a difendersi. Ma sono proprio i centroamericani ad avere l’occasione migliore in avvio, con Borges che conclude a lato d’un soffio al termine di un’azione di contropiede. Ovviamente i verdeoro, in campo con un completo interamente blu e numeri gialli, dettano i tempi del match. Tempi, a dir la verità, parecchio compassati. E questo permette al Costa Rica di difendersi con ordine e senza rischiare troppo. Ovviamente, però, c’è lavoro per Keylor Navas: il portiere del Real Madrid è sempre molto attento e puntuale negli interventi, sia tra i pali che nelle uscite. Il Brasile la sblocca con Gabriel Jesus, ma il gol viene annullato per fuorigioco.

Nella ripresa il forcing verdeoro

Il ct Tite si affida a Douglas Costa per dare verve alla manovra del Brasile (gli lascia il posto un poco ispirato Willian) e i risultati si vedono. Per la difesa del Costa Rica e per Navas sono sempre più numerose le azioni e le conclusioni pericolose da dover respingere. Il portiere dei Ticos si supera sulla conclusione dal centro dell’area di Neymar. Il numero 10 della Seleçao si divora un’occasione d’oro al 70′ a tu per tu con Navas: il suo tiro termina di poco fuori ma aveva tutta la porta a disposizione.

Il Var nega il rigore a ‘O Ney

Cinque minuti dopo Neymar si vede assegnare un penalty dopo un contatto con Gonzalez. Per l’arbitro Kuipers è rigore. Poco dopo però viene richiamato dal Var: al replay si vede come Gonzalez appoggi appena una mano sul petto di ‘O Ney e l’asso del Psg si blocca (nonostante avesse ancora il pallone tra i piedi) per poi tuffarsi all’indietro. Kuipers vede, giudica e ‘revoca’ il penalty. Neymar si innervosisce e poco dopo si becca un cartellino giallo per aver battuto il pallone a terra in evidente contestazione della decisione dell’arbitro.

Il recupero è tutto del Brasile
Gli attacchi della Seleçao proseguono ma perdono di intensità. Al Costa Rica però manca lucidità per andare a creare problemi alla retroguardia verdeoro. I centroamericani non riescono a tenere il pallone per far rifiatare la retroguardia. Scadono i novanta minuti regolarmentari: l’arbitro ne assegna sei di recupero. Ed è qui che il Brasile confeziona il successo. Pallone in area verdeoro, dopo un contrasto aereo la sfera giunge a Gabriel Jesus che cerca di controllare la sfera spalle alla porta, il pallone si sposta di quel tanto da favorire l’intervento di Coutinho (nessuno ha seguito l’inserimento del giocatore del Barcellona) che infila, con un rasoterra, il pallone sotto le gambe di Navas da distanza ravvicinata. E’ il gol che fa esplodere la gioia verdeoro in campo e sugli spalti. Il Costa Rica è allo stremo. Il Brasile potrebbe raddoppiare. E in effetti il gol arriva, al 97′: Douglas Costa serve a Neymar una sfera da appoggiare nella porta avversaria ormai vuota. Al 98′ il triplice fischio: il Brasile vince e vede gli ottavi, ma ha rischiato di ritrovarsi in una situazione simile a quella dell’Argentina. Il Costa Rica, invece, torna a casa forse con un po’ di rammarico: quattro anni fa, di questi tempi, eliminava Italia e Inghilterra.

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