MONDRAGONE – Ieri i carabinieri hanno arrestato Michele Miraglia (nella foto) per reati riconducibili alla bancarotta. L’uomo deve scontare una pena di oltre 4 anni di reclusione per fatti avvenuti molti anni fa. Dopo le formalità del caso, il 66enne è stato trasferito presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il suo legale, l’avvocato Camillo Irace, si appresta a presentare l’incidente di esecuzione. Si tratta di fatti che sarebbero riconducibili ad attività imprenditoriali.
Si ricorda che nel 2007 Miraglia venne arrestato con altri per associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla bancarotta fraudolenta con un danno complessivo di circa 5 milioni di euro. Nell’ambito di quell’inchiesta Miraglia veniva considerato dagli investigatori la mente del gruppo responsabile di truffe milionarie ai danni di ditte di rilevanza nazionale. L’organizzazione, secondo la ricostruzione degli investigatori, aveva dato vita ad una società operante nel settore della ristrutturazione e gestione di grandi alberghi, villaggi turistici e navi da crociera, nonché nell’importazione e grande distribuzione di alimenti congelati. Avrebbero inoltre falsato i bilanci della società al fine di poter avere maggiore presa nei confronti delle ditte nazionali che finivano nel loro mirino. Acquisita la fiducia dei fornitori, il gruppo richiedeva pagamenti dilazionati nel tempo e giustificava i mancati pagamenti alla consegna con disguidi di varia natura.
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