FIRENZE – Giungono importanti novità nel caso Astori. Nelle indagini riguardanti le ultime ore del capitano della Fiorentina morto prima di Udinese-Fiorentina dello scorso marzo, adesso ci sono due medici indagati.
La morte del capitano viola scosse gli sportivi a marzo
E’ ancora vivo nel ricordo degli sportivi italiani il ricordo di Davide Astori e della sua morte improvvisa. Il capitano viola infatti era venuto a mancare lo scorso marzo, a poche ore dalla gara di campionato tra Udinese e Fiorentina, nel ritiro friulano dei gigliati. La partita venne immediatamente rinviata, mentre alle indagini toccava stabilire le cause della morte, e alla città di Firenze preparare i funerali per il suo capitano.
L’esame medico legale: si trattò di una patologia cardiaca
Nelle ore successive alla morte di Astori, toccò alla perizio medico legale stabilire i motivi della dipartita del capitano della Viola. Ad appena 31 anni sembrava infatti difficile che il cuore di uno sportivo ben allenato avesse ceduto all’improvviso. Dalle perizie, una prima verità saltò subito fuori: si trattava di una patologia cardiaca, già presente dunque da tempo.
Due medici sotto indagine
E’ toccato poi alle altre indagini, quelle avvenute successivamente, capire se tutto ciò poteva essere evitato. Adesso, a distanza di qualche mese, due medici sono stati inseriti nel registro degli indagati. Si tratta di due professionisti che lavorano presso strutture pubbliche, sia di Firenze, che di Cagliari. Anche in Sardegna infatti il numero 13 aveva vissuto un importante pezzo della sua carriera con addosso i colori rossoblù. I due risultano adesso indagati per il reato di omicidio colposo. I due infatti stando alle indagini dovrebbero essere incaricati di certificare l’idoneità sportiva. Adesso bisognerà capire se i due hanno in passato sottovalutato eventuali campanelli d’allarme al momento di rinnovare l’idoneità del capitano.