Morto in carcere a Napoli, indagini per omicidio LA FOTO

NAPOLI – Aperta una inchiesta sulla morte di Alexandro Esposito, trovato morto nel carcere di Poggioreale a 33 anni.
La polizia mortuaria ha prelevato il corpo nell’infermeria dell’istituto penitenziario. La questione è delicata. Nel carcere è intervenuta la Scientifica, per effettuare i rilievi tecnici. Gli inquirenti battono più ipotesi, compresa quella del malore. Hanno dei dubbi e la Procura vuole vederci chiaro. Si indaga anche per omicidio. “Nel caso fosse così, sarebbe il quarto caso – si affretta a dire Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Spp – ci sono dei sospetti, che gli investigatori stanno approfondendo”. Potrebbe aver assunto medicinali, o essere stato indotto. Non solo. La Penitenziaria ha ascoltato i compagni di cella ed esaminato il profilo del 33enne: era litigioso, spesso aveva discussioni con altri detenuti. Potrebbe essere successo qualcosa nelle ultime ore. Trovato morto in cella. Originario di San Giorgio a Cremano, abitava nel quartiere di Secondigliano. La Procura ha aperto un’indagine e attende l’autopsia, che sarà effettuata tra oggi e domani. Era nel reparto Napoli, al piano terra del penitenziario di Poggioreale. La famiglia chiede la verità. Dalle prime informazioni sarebbe stato rilevato un ematoma, l’esame autoptico potrà dare risposte. “La politica è sempre più lontana dall’affrontare l’emergenza carceri”, taglia corto Di Giacomo. Domani alle 10,30 il sindacato degli agenti penitenziari terrà una conferenza stampa davanti al carcere. “I detenuti più violenti contano sull’impunità per i reati commessi in cella e non hanno più nulla da perdere se non il trasferimento in un altro istituto”.

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