ROMA – Una vita dedicata alla lotta alla leucemia. Può essere così riassunta la figura del professore Franco Mandelli, deceduto questa mattina a Roma all’età di 87 anni. La medicina è in lutto, considerando che Mandelli era ritenuto un luminare nella lotta alle malattie del sangue.
Il messaggio dell’Ail
E’ stata l’associazione italiana contro le leucemie ad annunciato il decesso del luminare: “Addio al nostro presidente, professor Franco Mandelli, una vita dedicata alle malattie del sangue e alla solidarietà. Anima della nostra organizzazione di cui era presidente onorario e fondatore del Gimema. Ha pubblicato più di 700 studi scientifici. L’Ail tutta si stringe con riconoscenza e grande affetto alla sua famiglia”. Mandelli era, infatti, sia presidente dell’Ail che di Gimema, il Gruppo italiano malattie ematologiche dell’adulto.
Una vita dedicata alla lotta alle malattie del sangue
Il professore Mandelli era nato a Bergamo nel 1931. Dopo essersi laureato a Milano nel 1955 si trasferì prima a Parma e poi a Roma. Ed è proprio nella Capitale che Mandelli diventa una figura di spicco nella lotta alle malattie del sangue. Si specializza nella lotta alle leucemie acute e contro il linfoma di Hodgkin.
Il lato umano
L’ematologo è stato anche sempre apprezzato per la grande umanità nei confronti dei pazienti e anche del grande pubblico, a cui cercava di spiegare con semplicità i concetti più complessi. Non solo, considerando che Mandelli è stato anche fautore di campagne per la raccolta di fondi da destinare alla ricerca. E’ stato l’ideatore di “Angeli sotto le stelle”, “Trenta ore per la vita” e la “Partita del cuore”, oltre alle iniziative in piazza come le “Stelle di Natale” e le “Uova di Pasqua” per aiutare l’Ail.