MotoGp, costanza e pochi errori: Quartararo nuovo eroe di Francia

Incensato e atteso nelle classi minori in cui tuttavia non era mai riuscito a vincere nulla, Fabio Quartararo si riprende la sua grande rivincita nella classe regina regalando per la prima volta alla Francia il titolo più prestigioso.

ROMA – Incensato e atteso nelle classi minori in cui tuttavia non era mai riuscito a vincere nulla, Fabio Quartararo si riprende la sua grande rivincita nella classe regina regalando per la prima volta alla Francia il titolo più prestigioso. Con cinque vittorie e dieci podi, il 21enne di Nizza, ottavo lo scorso anno in MotoGp, ha chiuso tutte le gare della stagione a punti. E in un campionato dall’esito incerto, con alla vigilia tanti pretendenti per la conquista del titolo, la costanza si è rivelata l’elemento che ha fatto la differenza.

Era arrivato quest’anno in M1 al posto di Valentino Rossi per fare coppia con Maverick Vinales e proprio nel giorno delle celebrazioni del Dottore, alla sua ultima recita in carriera in terra italiana, il transalpino ha realizzato il suo sogno. Un segno del destino per questo ragazzo di evidenti origini italiane. Nelle sue vene scorre infatti sangue palermitano. La passione per le moto, nel caso di Quartararo è qualcosa di genetico: il padre Etienne disputò il Gp di Francia nel mondiale 250cc nel 1986. Il rombo delle moto dunque è una musica che lo ha accompagnato fin da subito. Comincia a correre in Francia all’età di 4 anni, in seguito va in Spagna, dove partecipa alla Promovelocidad Cup, vincendo nella categoria 50 nel 2008, nella 70 nel 2009 e nella 80 nel 2011. Vince anche nella categoria Pre Moto3 del Campionato Velocità del Mediterraneo nel 2012. A 16 anni il suo esordio in moto 3 in sella ad una Honda Nsf 250 del team Estrella Galicia 0,0 partecipando al Gran Premio del Qatar. Alla seconda gara è già sul podio, secondo nel Gp delle Americhe ripetendosi poi una manciata di Gp dopo, in Olanda. Quartararo sembra destinato ad una carriera fulminea ma i risultati sono scarsi, le vittorie non arrivano, i podi diventano un miraggio. La prima vittoria la ottiene in Moto2 nel Gp di Catalogna del 2018 in sella ad una Speed Up. Il talento c’è, viene promosso nella classe regina ed è li che sboccia il campione.

Commosso ha celebrato il titolo sotto la curva tutta colorata di giallo per l’ultima gara di Valentino Rossi. Sotto la curva la scritta ‘stop here’ e sul tabellone luminoso sono sfilate le immagini salienti della sua stagione mondiale. Sul podio per la celebrazione del titolo si è voluto portare tutta la sua famiglia e il suo staff. Senza di loro non sarebbe mai arrivato, ha ripetuto più volte. La gara del Gp dell’Emilia Romagna è in fondo la sintesi della sua carriera. Solo 17/mo alla fine del primo giro dopo una falsa partenza non si è fatto prendere dal panico, e lentamente ma inesorabilmente ha rimontato il gruppo, effettuando una serie di sorpassi uno dopo l’altro per raggiungere i primi dieci dopo il sesto giro per poi portarsi ancora più in alto. Fino alla conquista del piazzamento utile per celebrare il suo primo Mondiale.

di Luca Masotto

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