MILANO (LaPresse) – Dani Pedrosa svetta nel venerdì di Brno. Lo spagnolo, reduce da una prima parte di stagione difficoltosa, ha centrato il miglior tempo nelle libere in Repubblica Ceca, sede della decima tappa del Motomondiale. 1:55.976 per il portacolori Repsol Honda, unico a scendere sotto l’1:56. Mentre il suo compagno di team, nonché leader della classifica Marc Marquez si ferma al decimo posto pagando un ritardo di 0,6 dalla vetta.
Pedrosa fa registrare il miglior tempo nelle libere
“Una giornata produttiva”, ha sintetizzato Pedrosa. “Questa mattina abbiamo provato diversi tipi di gomme e per il pomeriggio abbiamo lavorato con le dure per poi chiudere con le morbide”, ha analizzato.
“Faccio fatica ma ho trovato delle buone sensazioni. Dobbiamo restare concentrati. Vorrei ripetermi in qualifica domani”. Il numero 26 ha preceduto la Ducati di Danilo Petrucci (Alma Pramac Racing), secondo a +0.123 e quella di Alvaro Bautista (Angel Nieto Team), terzo a 0.168.
Soddisfatto ‘Petrux’: “Questa mattina le cose non sono andate benissimo. Ma dopo le FP1 abbiamo fatto un grande lavoro con il team con tante modifiche. Con le gomme hard il passo gara è stato davvero positivo nelle FP2 e anche la nuova carena ha dato sensazioni positive”, ha spiegato. “Poi in tanti si sono nascosti, come Dovizioso, Marquez e arriveranno anche le Yamaha. Quindi il venerdì – ha aggiunto il pilota di Terni – è sempre complicato da decifrare. Possiamo giocarcela”.
Il fattore sorpresa nelle libere del MotoGp
La sorpresa della sessione è però Hafizh Syahrin (Monster Yamaha Tech3). Il rookie malese rappresenta la prima Yamaha e chiude la FP2 come quarto davanti ad Andrea Dovizioso in sella alla Ducati ufficiale: il forlivese accusa un distacco di 242 centesimi. Vicine le M1 ufficiali: la prima è quella di Maverick Vinales, sesto a 416 centesimi, Valentino Rossi è settimo a +0.504.
L’analisi di Rossi
“Oggi faceva molto caldo e dobbiamo lavorare con le gomme perché ancora non abbiamo le idee molto chiare”, ha commentato il ‘Dottore’ che al mattino, nella sessione dominata da Zarco, aveva fatto registrare il quinto crono. “In tanti hanno provato le dure e io ho girato con le morbide e con le medie. Vediamo, dopo qualche giro il posteriore inizia a scivolare tanto e sarà importante non stressare troppo le mescole e tenere un passo costante”.
“Le prime sensazioni non sono male, era importante – ha concluso il numero 46 – stare nei primi dieci ma si fa fatica a capire perché tanti top rider hanno usato gomme diverse”. Fuori dalla top ten Andrea Iannone, undicesimo con la sua Suzuki, male Jorge Lorenzo sull’altra Ducati ufficiale, quindicesimo.