MotoGp, Rossi e Dovizioso con fiducia a Misano: “L’obiettivo è il podio”

"Abbiamo fatto qualche test, il passo è abbastanza buono e mi sentivo abbastanza bene in moto. Siamo pronti e vedremo se saremo abbastanza forti per lottare per il podio", ha detto il nove volte campione del mondo

Giuseppe Cacace / AFP in foto Valentino Rossi

MILANO – L’appuntamento in riva all’Adriatico è speciale per i piloti italiani ma soprattutto per il ‘Dottore’. Tra Tavullia e Misano ballano 17 km e un intero popolo, rigorosamente vestito di giallo, è pronto a fare il tifo per Valentino Rossi in quella che lui stesso definisce la gara di casa più del Mugello. Il nove volte campione del mondo sogna legittimamente un posto sul podio, visti i progressi dell’ultimo periodo della Yamaha, che si presenta al Gp di San Marino e della Riviera di Rimini anche con qualche novità sulla M1.

Rossi punta al podio

“Abbiamo fatto qualche test, il passo è abbastanza buono e mi sentivo abbastanza bene in moto. Siamo pronti e vedremo se saremo abbastanza forti per lottare per il podio – ha evidenziato in conferenza – Abbiamo testato alcuni pezzi importanti, ho avuto buone sensazioni, non c’è una grossa differenza però mi è piaciuto sia il nuovo scarico che il nuovo forcellone. Yamaha ha lavorato nella direzione giusta, le sensazioni sono positive”.

Tempo di riflessioni per il Dottore

A Misano è tempo di riflessioni anche sul futuro che verrà. “I risultati dell’anno prossimo saranno importanti per capire se avrò ancora la forza e la velocità necessaria per continuare oppure no – ha sottolineato Rossi, in scadenza alla fine della prossima stagione, ai microfoni di Sky Sport – Abbiamo già fatto due test con la moto 2020, questo è positivo. C’è ancora tanto da lavorare, alcune cose vanno meglio e altre invece non vanno. Si lavorerà almeno fino a febbraio dell’anno prossimo per avere il prototipo finale. La Yamaha si sta impegnando, arriviamo ai test e abbiamo delle cose da provare vere”.

L’obiettivo di Dovizioso

La tappa sul calendario in provincia di Rimini è particolarmente cara però anche ad Andrea Dovizioso, voglioso di rimettersi in carreggiata dopo il brutto incidente che l’ha tagliato fuori alla prima curva a Silverstone. “Mi sento bene per fortuna – ha raccontato – Dopo la gara abbiamo lavorato molto, è stato importante fare dei test e dei giri prima, anche se le sensazioni non sono state perfette sono in piena forma”. L’anno scorso il forlivese si impose con una gara autoritaria, ma il ducatista non prevede un andamento simile nel 2019. “Abbiamo fatto una gara speciale ma mi aspetto un weekend diverso. Gli avversari sono forti e le condizioni saranno diverse, dobbiamo vedere che grip troveremo e se cambierà qualcosa rispetto ai test – l’analisi del Dovi – Avremo l’opportunità di lottare per il podio”.

L’avversario da battere è Marquez

L’avversario più pericoloso come consuetudine dovrebbe quindi rivelarsi Marc Marquez, ma il leader del mondiale sembra più preoccupato di difendere un vantaggio (78 punti) ormai irrecuperabile per chiunque. “Dobbiamo mantenere la calma e cercare di concludere le gare e poi vedere cosa accadrà – ha sottolineato il ‘ragioniere’ della Honda Hrc – E’ un circuito difficile ma che mi piace, abbiamo dei pezzi nuovi che testeremo, ad ogni modo nel nostro box non c’è bisogno di fare follie”.

La vittoria a Silverstone

Le batoste – se batosta si può definire un secondo posto – rimediate all’ultima curva nelle ultime due gare, in Austria e Gran Bretagna, da Dovizioso e Rins sembrano aver abbacchiato un po’ il fuoriclasse di Cervera, che resta comunque uno dei favoriti per la vittoria. Viceversa proprio lo spagnolo di Suzuki arriva in Italia con il morale a mille e si candida a esser protagonista sotto il sole della Riviera. “E’ stata incredibile la vittoria di Silverstone, specialmente per la battaglia che ho avuto con Marc – ha sottolineato – Ho rivisto il Gran Premio 6-7 volte, dopo quella vittoria mi sento un pochino più forte in gara. Arriviamo qui dopo un buon test che ci ha aiutato a chiarire il nostro assetto”.

(LaPresse/di Alberto Zanello)

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