ROMA – Una sfida tutta di marca italiana, da primi della classe, fatta di sorpassi e controsorpassi fino all’ultimo giro con tanto di favola finale. In Argentina, sul tracciato di Termas de Rio Hondo, si è assistito ad un braccio di ferro tricolore di rara intensità che ha premiato l’Aprilia di Aleix Espargaro che con una gara perfetta brucia sul traguardo la Ducati Parmac di Jorge Martin, celebra la prima vittoria in carriera dello spagnolo (al suo 200mo tentativo nella classe regina) e porta la casa di Noale sul podio più alto per la prima volta in MotoGp.
Un successo che vale doppio, anzi triplo perché Aleix Espargaro con questo sucesso balza di colpo in testa al mondiale. Un sogno come lui stesso ha confessato una volta sceso dalla moto in lacrime, travolto dai meccanici e da tutto il team che hanno reso possibile questo capolavoro che esalta le qualità di una squadra che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante diventando una delle protagoniste del ‘circus’. Bisogna tornare indietro di oltre mezzo secolo per rivedere due case costruttrici italiane ai primi due posti in una gara nelle classe regina.
L’ultima volta avvenne ad Assen nel 1970, con la Mvg Agusta di Giacomo Agostini davanti all’Aermacchi di Angelo Bergamonti. Questo dà l’idea di quanto sia storica l’impresa compiuta in terra sudamericana, dove ancora una volta si sono esaltati i piloti spagnoli, che hanno occupato le prime quattro piazze dell’ordine di arrivo. A completare il podio la Suzuki di un rigenerato Alex Rins davanti al compagno di squadra Joan Mir. Primo degli italiani, Pecco Bagnaia, quinto, artefice di una gara in rimonta che regala sorrisi e ventate di ottimismo in vista delle prossime gare dopo le prime due prestazioni incolori.
Partita tredicesimo in griglia il pilota della Ducati ufficiale ha risalito a corrente con autorità mettendosi dietro Binder, Vinales e il campione del Mondo, Fabio Quartararo. A completare la top ten i due italiani Bezzecchi e Bastianini. Ma l’azzurro più intenso è soprattutto quello sfoggiato dall’Aprilia di Aleix Espargaro che non riesce ancora a credere di aver sfatato un tabù. “Sono molto felice. Gara speciale, la mia numero 200 in top-class. Tutto era pronto, sono stato forte, avevo il passo, ma la pressione era doppia, tutti dicevano che sarebbe stato facile, invece non è stato così”, ha dichiarato a fine gara il vincitore.
“Ho girato tanto con i bottoni alla ricerca della giusta configurazione, negli ultimi quattro giri andavo forte. Ringrazio tutta la famiglia di Aprilia perché penso che lo meritiamo, e siamo anche in testa al campionato: è un sogno”, ha concluso il pilota spagnolo. Essere in testa nel giorno del suo successo è davvero una favola. Che tutto il circus ha voluto celebrare. Primo tra tutto Jorge Martin. “Sono contento per Aleix che ha vinto la sua prima gara. Noi dobbiamo continuare a spingere. Ora a tutto gas per le prossime sfide”, è la promessa dello spagnolo della Pramac. La Ducati è pronta ad una nuova sfida. Tutta italiana.(LaPresse)