Movida a Caserta, notte di guerriglia

Rissa tra 30 persone in piazza Correra, replica in corso Trieste e minacce con un coltello in via Vico. Denunciato un 16enne che ha ferito il figlio di un esercente e un 24enne finito ai domiciliari: comitati in rivolta, summit in Prefettura

CASERTA – Il centro cittadino non è più un luogo dove poter trascorrere una serata per divertirsi. Solo chi ha assistito alla guerriglia di sabato notte può comprendere questa verità. Poco dopo le 23 due gruppi contrapposti, in uno era presente il solito volto noto di Recale, nell’altro un altrettanto volto noto delle zone popolari del quartiere Acquaviva, hanno dato vita alla solita rissa per futili motivi.

Lo scenario è stato da guerriglia: volavano bottiglie vuote, rami degli alberi, transenne e i vasi delle piante in piazza Correra. In tutto una trentina di giovanissimi hanno cominciato a prendersela tra di loro e con gli esercenti dei baretti che hanno tentato di calmare gli animi. Il figlio di uno di questi si è beccato una coltellata a un braccio. E’ a quel punto che le forze dell’ordine sono arrivate in zona, quando i 30 scalmanati si erano spostati su corso Trieste. E’ cambiato poco.

Gli agenti di polizia e i carabinieri erano inermi di fronte alla violenza inaudita che si stava consumando, e questo perché i primi a rischiare, senza alcuna tutela, sono proprio loro. Quando sono intervenuti per bloccare i più scalmanati sono stati aggrediti. Sono stati denunciati il 16enne casertano che ha ferito il figlio dell’esercente di via Vico (portato in ospedale dove la ferita gli è stata suturata con 22 punti), e un compagno 24enne, anche lui di Caserta, finito ai domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale. Come se non bastasse, intorno alle 2.45 si è presentato in via Vico il padre di uno dei protagonisti della guerriglia che ha minacciato con un coltello il padre del ragazzo ferito. E via con altre mazzate e la minaccia di ritornare, a breve, con i rinforzi.

Il sindaco Carlo Marino ha contattato il prefetto Raffaele Ruberto e ottenuto per domani la convocazione del Comitato per l’ordine pubblico. A muso duro il candidato sindaco di Caserta Kest’è, Ciro Guerriero, che si trovava in strada durante le violenze. “E’ vergognosa l’assenza dello stato e l’incapacità di Prefetto e Questore di risolvere il problema. Una inefficienza del genere ce la possiamo aspettare dall’amministrazione, che di fronte agli ennesimi atti di violenza, continua a tacere, ma non dai rappresentanti dello stato. Serve una stretta sui supermarket e i locali che vendono alcolici ai minorenni ma anche telecamere per la sorveglianza, il daspo a vita per i violenti, quasi tutti noti alle forze dell’ordine e – conclude Guerriero – il presidio fisso delle forze dell’ordine”.

“L’assenza di controllo su quei pochi esercenti che violano le regole è alla base del caos che ogni fine settimana si verifica nel centro città – dichiara Rosi Di Costanzo, presidente del comitato Vivibilità Cittadina – si favoriscono lassismo ed anarchia per non parlare di una amministrazione comunale, parlo di maggioranza e opposizione che è stata incapace, in questi anni, di fornire una visione e un progetto chiaro per la gestione della città”. “Occorre intervenire seriamente e in tempi brevi prima che ci scappi il morto” osserva da parte sua commentato il presidente provinciale di Confcommercio Lucio Sindaco.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome