Murazzi, la madre di Stefano: “Il delitto è una grave sconfitta per tutti”

"E’ stato molto importante che si sia fatta luce sull'identità del responsabile di questo atroce gesto", ha detto Mariagrazia Chiri

Foto LaPresse/Nicolò Campo

MILANO“E’ emerso in questi giorni che chi ha confessato il delitto avrebbe dovuto entrare in carcere già mesi fa. E’ un fatto grave, tuttavia cosa sia accaduto esattamente andrà accertato nelle opportune sedi”. Lo ha dichiarato Mariagrazia Chiri, mamma di Stefano Leo, il giovane ucciso in riva al Po al Torino il 23 febbraio scorso, in riferimento a Said Mechaquat, il 27enne, italiano di origine marocchina, reo confesso dell’assassinio, in una nota diffusa dal legale Nicolò Ferraris.

L’omicidio ai Murazzi

In ogni caso – ha aggiunto – anche laddove quanto sinora emerso dovesse risultare confermato, ciò non può essere in alcun modo utilizzato strumentalmente per ridurre le gravissime responsabilità di chi ha colpito mortalmente un ragazzo pacifico e indifeso”.

Le dichiarazioni della madre di Stefano

“E’ stato molto importante che si sia fatta luce sull’identità del responsabile di questo atroce gesto. Va a colmare un vuoto che in certi momenti era insopportabile. Quanto è accaduto a Stefano è una grave ferita per la nostra comunità, come ha detto una signora che abita poco lontano da lui: è stata una grande sconfitta per tutti, ora ci vuole una grande vittoria di tutti”. Così Mariagrazia Chiri, madre di Stefano Leo, il giovane ucciso in riva al Po a Torino il 23 febbraio scorso, da Said Mechaquat, il 27enne, italiano di origine marocchina, reo confesso dell’assassinio, in una nota diffusa dal legale Nicolò Ferraris. “Io ho la massima fiducia – ha aggiunto – nel lavoro dei magistrati e dei carabinieri, e sono sicura che porteranno a termine l’indagine nel migliore dei modi”.

Il ricordo del figlio

“Ringrazio – ha continuato Mariagrazia Chiri – tutte le persone che mi hanno fatto avere la loro solidarietà, anche le persone che non ho sentito o conosciuto direttamente ma che nel loro profondo hanno condiviso con me questo dolore. Ringrazio i magistrati e gli inquirenti che hanno mostrato, oltre a professionalità e a competenza, molta umanità e vicinanza”.

La madre di Stefano Leo ha poi ricordato il figlio nella nota: “Stefano non c’è più. Stefano è stato un figlio meraviglioso che mi ha dato tantissimo e questo nulla me lo potrà mai togliere. Mi ha sempre dato un amore incommensurabile, fatto di affetto, di attenzioni, di rispetto. Mi ha tanto aiutato insegnandomi cose importanti: che sempre si può migliorare, ci si può trasformare superando i propri limiti, le proprie sofferenze ed insicurezze. Vorrei ricordare Stefano facendo del bene”. Solidarietà alla madre di Stefano

Un ragazzo generoso, aperto e altruista

E conclude: “Sarebbe il modo migliore per dimostrargli la mia immensa gratitudine. In questi giorni le dimostrazioni di affetto, di amore, di solidarietà mi hanno sostenuta costantemente. I miei familiari, le amiche e gli amici di Ste hanno profuso un’energia straordinaria ed io li ringrazio con tutto il cuore. In qualche modo ogni giorno gli ritorna quanto lui aveva seminato nella sua breve ma intensa vita. Era generoso, aperto, altruista, e non aveva pregiudizi”.

(LaPresse)

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