Iran, violati i diritti umani: il Consiglio dell’Ue prolunga le sanzioni

Motivo della protesta europea era stata la repressione dei manifestanti in piazza contro la rielezione di Mahmmoud Ahmadinejad

LUSSEMBURGO – Il Consiglio europeo ha rinnovato per un anno, fino al 13 aprile 2020, le sanzioni contro oltre 80 personalità dell’Iran. Il motivo del rinnovo delle sanzioni adottate dal Consiglio europeo è protestare contro “le gravi violazioni dei diritti umani” nel Paese. La decisione del Consiglio è stata presa infatti durante la riunione in Lussemburgo dei ministri degli Affari esteri dei 27.

Il Consiglio dell’Ue rinnova le sanzioni all’Iran

“Le misure restrittive consistono in un divieto di viaggio e il congelamento di beni per 82 persone e un ente e il divieto per i paesi dell’Ue di esportare in Iran attrezzature che potrebbero essere utilizzate per repressione interna e apparecchiature di sorveglianza delle telecomunicazioni”, si legge infatti in una nota dell’Unione europea.

Nel mirino anche giudici e capi militari d’alto rango

Il Consiglio dell’Unione europea aveva adottato le sanzioni già nel 2011, riconfermandole poi ogni anno. Le sanzioni riguardano direttamente militari di alto rango, giudici, procuratori, capi militari e direttori di carceri.

La repressione in piazza

Il motivo che ha scatenato la protesta europea era stata proprio la repressione dei manifestanti in piazza contro la rielezione di Mahmmoud Ahmadinejad e avvenuta tra il giugno e il dicembre del 2009.

(LaPresse/AFP)

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