BERLINO – Nove novembre 1989. Il presidente della Rdt (Germania Est) Guenter Schabowski intorno alle 19 convoca una conferenza stampa: da quel momento si potrà oltrepassare il Muro. Migliaia di berlinesi si recano alla frontiera decisi a superarlo. Le guardie, colte di sorpresa dalla massa di persone, alzano le sbarre permettendo a tutti di passare senza controlli. Da quella notte sono passati trent’anni. Il crollo del Muro aprì la strada alla riunificazione tedesca e sancì la fine della guerra fredda. Da allora il mondo è cambiato, deve affrontare sfide diverse, con contorni sfumati e intangibili. Il Muro di buono aveva questo. Si poteva toccare, Unione Sovietica e Stati Uniti sapevano chi c’era dall’altra parte di quella cinta di cemento.
I festeggiamenti in Germania
Bernauer Strasse è il luogo scelto per le celebrazioni del trentennale della rivoluzione pacifica che mise fine alla divisione della capitale tedesca. Le celebrazioni ufficiali sono partite in mattinata presso la sede della presidenza della Repubblica, al castello di Bellevue, con un saluto del capo dello Stato, Frank-Walter Steinmeier e i quattro leader di Visegrád. Presenti il presidente della Polonia, Andrzej Duda, quello della Repubblica Ceca, Miloš Zeman, la quella della Repubblica slovacca, Zuzana Caputová e il capo dello Stato ungherese János Áder, . I quattro leader accompagneranno Steinmeier e la cancelliera Angela Merkel in tutte le cerimonie. Alle 10,30 ci sarà la visita al monumento dedicato alle rivolte che aprirono una breccia nella Cortina di ferro nei Paesi dell’Est, dove ci sarà un discorso del capo dello Stato Steinmeier. Alle 17,30 ci sarà un concerto alla Porta di Brandeburgo, altro luogo simbolo delle divisioni.
La costruzione del Muro
Il Muro era un sistema di fortificazioni fatto costruire dal governo filosovietico della Germania Est (Rdt) per impedire la libera circolazione delle persone tra il territorio della Germania Est e Berlino Ovest (Rft). Fu costruito nel 1961 e divise la città per quasi trent’anni. L’obiettivo era fermare l’esodo delle persone dalla Germania Est alla zona ovest. Era lungo più di 155 chilometri. Dopo la costruzione iniziale venne migliorato con un secondo muro all’interno della frontiera destinato a rendere più difficile la fuga verso la Germania Ovest: la cosiddetta striscia della morte. I dati ufficiali parlano di 133 persone, ma alcuni studiosi ritengono che furono oltre 200 le persone uccise mentre cercavano di raggiungere Berlino Ovest, o catturate e in seguito assassinate.