Rimase in classifica per 16 settimane vendendo più di 200 mila copie. Numeri che certificarono la consacrazione di un artista che pochi mesi prima al Festival di Sanremo, nel gennaio del 1982, stregò la platea con il suo incedere rock, spontaneo, provocatorio e irriverente, piazzandosi tra i finalisti della serata conclusiva. Da quel giorno e da quella rassegna Vasco Rossi alla fine “al massimo” ci è andato davvero. Il suo album ‘Vado al massimo’, vero spartiacque della musica italiana, compie 40 anni e per celebrare la riuscita di uno dei caolavori del cantautore di Zocca la Carosello Records storica etichetta di Vasco, pubblica una speciale riedizione rimasterizzata del rivoluzionario disco del 1982, che contiene, oltre alla title track, brani straordinari come ‘Ogni volta’, ‘Canzone’, ‘Splendida giornata’, ‘La noia’ disponibile ovunque da domani 9 dicembre. La special edition include il cd, il vinile, un inedito libro cartonato e a colori, a cura del giornalista Marco Mangiarotti nato da una lunga e recente chiacchierata con Vasco, in cui racconta la storia di “Vado al massimo”, la sua esperienza al Festival, le interviste a coloro che hanno partecipato alla realizzazione del disco e foto inedite di quel periodo. Nel cofanetto da collezione, a tiratura limitata, è presente una cartolina per il download gratuito dello storico remix di “Una splendida giornata” e in versione rimasterizzata anche il 45 giri culto di Vado al massimo, canzone portata al Festival di Sanremo, e come b side “Ogni volta”.
“Vado al massimo 40th Rplay Special Edition” è stato masterizzato da Maurizio Biancani, che ha dato nuova vita alle 9 tracce dell’album del 1982, per un ascolto eccezionale come mai avuto prima. Biancani non è solo uno dei più importanti ingegneri del suono della musica italiana, ma è stato anche lo storico fonico della versione originale dell’album “Vado al massimo”. Si tratta del primo disco pubblicato per Carosello Records, che con le sue 200 mila copie vendute divenne disco di platino. Il titolo è ovviamente legato all’omonimo brano che lo vide esordire sul palco del Festival di Sanremo su invito di Gianni Ravera che da buon intenditore, aveva capito che Vasco rappresentava il nuovo rispetto a tutta la musica che circolava allora. In un mercato discografico dominato da cantanti melodici leggeri e da cantautori “politicamente impegnati”, e un crescente interesse radiofonico verso la “Disco Music”, il suo rock genuino e provocatorio era qualcosa di raro, quasi unico. Vasco decise di accettare l’invito di Ravera e mettersi in gioco, seguendo quella sincera urgenza comunicativa che segnò la sua partecipazione al Festival come uno dei momenti emblematici della sua carriera che lo hanno consacrato nel tempo come la più grande rockstar del nostro Paese.
Si presentò in modo rock, impersonando lo spirito provocatorio e goliardico sia del testo che della musica di “Vado al massimo” in una performance che rimase impressa nella memoria collettiva di tutta la nazione, un vero e proprio evento della storia della canzone italiana. Ad affiancare il brano “Vado al massimo” ci sono capolavori come “Canzone”, che apre con le strofe dedicate al padre, “Ogni volta” brano intimo e personale che la critica non comprese immediatamente, le intramontabili hit “La noia” e “Splendida giornata”, “Amore… aiuto” che Vasco ha riportato sul palco nel tour dei record di quest’anno.
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