Luca Mangiapia sarebbe stato attirato in una trappola dal cugino Raffaele Petrone, prima di essere ferito con un colpo d’arma da fuoco a una gamba che gli ha provocato l’amputazione di un piede e che ha rischiato di ucciderlo. Si chiude il cerchio sul ferimento del 25enne di Pianura, avvenuto nella notte del 2 novembre. A premere il grilletto sarebbe stato proprio il cugino Raffaele, 37enne proprietario di un bar in piazza Medaglie d’Oro al Vomero e residente nel Rione Traiano. Avrebbe agito con la complicità di Luigi Nasti, suo coetaneo, alias ’o Cimmino, perché ritenuto vicino al clan Cimmino del Vomero (irreperibile nella giornata di giovedì, arrestato ieri). Mangiapia, 25enne di Pianura, sarebbe stato punito in quanto sospettato, dallo stesso cugino Raffaele, di aver compiuto un furto nell’abitazione del fratello dell’indagato.
Napoli, 25enne gambizzato a Pianura: arrestati in due
"Punito" in quanto sospettato di aver messo a segno un furto in un appartamento. In manette il cugino e un giovane ritenuto vicino al clan Cimmino