Napoli, agguato all’ospedale Pellegrini di maggio: 3 arresti

Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di una intensa ed articolata attività di indagini

Napoli la camorra apre il fuoco anche in ospedale. Questa notte alcuni ragazzi hanno portato all’ospedale dei Pellegrini un 22enne con ferite d’arma da fuoco alle gambe. Poco dopo nel piazzale del nosocomio è entrato un ragazzo che indossava un casco e che ha sparato alcune volte verso il cortile, presumibilmente verso il 22enne ma senza colpirlo

NAPOLI – I carabinieri di Napoli e gli agenti della questura partenopea hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip. Nei confronti di tre persone ritenute responsabili di tentato omicidio. I tre, a vario titolo, sono infatti ritenuti responsabili della gambizzazione di un giovane in piazza Serao. Ed anche della successiva sparatoria all’interno dell’ospedale Pellegrini avvenute lo scorso 17 maggio.

In manette sono finiti quindi il 19enne Giuseppe Iaselli, Vincenzo D’Avino di 22 anni e Arturo Picco di 30. Per i tre le accuse, a vario titolo, sono tentato omicidio, lesioni personali gravi e detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo, con l’aggravante del metodo mafioso. Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di una intensa ed articolata attività di indagini, coordinata poi dalla Dda partenopea. Che ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in relazione al ferimento di Vincenzo Rossi, avvenuto in piazza Matilde Serao il 17 maggio scorso. E alla sparatoria all’interno dell’ospedale Vecchio Pellegrini, all’indirizzo degli accompagnatori del ferito.

Gli elementi indiziari a carico degli indagati sono stati acquisiti grazie alle attività di intercettazione, alle testimonianze dei presenti e all’analisi delle immagini delle telecamere cittadine. Supportate dalla ricostruzione della scena del crimine in 3D eseguita dalla Sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri.

(LaPresse)

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