NAPOLI – Agnano è tra i quartieri meno attenzionati in fatto di manutenzione ordinaria. E le conseguenze si vedono soprattutto nelle giornate di maltempo, quando la pioggia che copiosa si abbatte su tutta la città, manda letteralmente in tilt questa zona di Napoli, che si trasforma in un enorme pantano di fango e melma. Sono decine le strade che si allagano con estrema facilità, isolando, di fatto, intere aree. Come il più degradato villaggio del paese più povero al mondo, Agnano si ritrova sott’acqua, con i collegamenti interrotti e, in alcune strade, senza nemmeno l’illuminazione pubblica.
La denuncia parte da Danila De Novellis, avvocato penalista e presidentessa dell’associazione Ddn – Diritti dei napoletani. Proprio durante uno degli ultimi temporali in città, Danila per poco non è rimasta bloccata in una strada completamente allagata, con l’acqua che entrava all’interno dell’auto che stava guidando. “E’ stato spaventoso: stavo andando a prendere mio figlio a scuola quando è iniziato il temporale. Ho temuto che la mia macchina restasse bloccata in mezzo alla carreggiata, ma per mia fortuna è riuscita ad uscire fuori dal lago che la strada era diventata”.
Quando piove, ogni giorno è un’odissea per Ivanno Olivieri, maresciallo capo della guardia di finanza, recarsi al lavoro o anche svolgere le più banali attività quotidiane.
“Durante un temporale, nella strada in cui abito che è tutta in discesa, avviene l’impossibile. Per non parlare di quel che accade sotto al ponte della tangenziale, dove la melma che scende ai lati delle strade puntualmente si deposita, con conseguenze disastrose. In quel tratto di strada si formano dai 3 ai 4 centimetri di fango”, testimonia Dino Di Matteo, residente di Agnano. Un altro problema denunciato da Dino è “l’assenza totale di illuminazione pubblica in via Vicinale Abbandonata Astroni”.
Tra le strade in cui la situazione si fa più critica durante un temporale c’è via Agnano degli Astroni: “Non si può nemmeno camminare a piedi quando piove”, continua Dino. Qui, raccontano i cittadini, i commercianti della zona sono costretti ad alzare con le proprie mani i tombini presenti lungo la via per permettere all’acqua piovana di defluire nel sottosuolo. Paura il mese scorso in via Raffaele Ruggiero, dove, all’interno di un parco privato, l’acqua causò l’allagamento di un intero cortile: le auto sommerse dall’acqua, dall’alto i residenti delle palazzine riuscivano a intravederne solo i tettucci (come si vede nella foto a destra).
“Il problema è nel sistema fognario e nei canali di questo quartiere, che sono tutti completamente intasati. Noi cittadini paghiamo ogni anno per la bonifica di Agnano, ma i risultati non si vedono mai e siamo costretti ogni inverno a pagarne le conseguenze”, sbotta Pasquale, un altro abitante di Agnano. “Bisogna intervenire, il Comune deve finalmente ricordarsi che Agnano fa parte della città e non è solo una periferia da ignorare, una zona di ‘serie B’. Non si può lasciare un intero quartiere in ostaggio del maltempo, soprattutto ora che gli eventi atmosferici si fanno via via più pericolosi. Probabilmente i nostri politici stanno aspettando che ci scappi il morto”, conclude l’uomo.